Sindacati, nel dl Aiuti interventi sulla decontribuzione che aumenta il netto in busta paga

di Mario Tosetti

I vertici dei sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il Presidente del Consiglio Mario Draghi per un tavolo di confronto in relazione alle misure che saranno contenute nel Dl Aiuti. Una novità rilevante per quanto riguarda i lavoratori è che non assisteremo ad una replica del bonus di 200 euro ma ad un intervento di “decontribuzione”. “Ci hanno detto che si interviene sulla decontribuzione dei lavoratori dipendenti quindi si aumenta il netto in busta paga” ha riferito Bombardieri (Uil), spiegando che ancora non si hanno però i dettagli della misura.

“C’è anche l’idea di diminuire le decontribuzioni per i settori o per le aziende che non rinnovano i contratti”, ha continuato Bombardieri. “Il governo – ha poi evidenziato- si è impegnato a recuperare per quanto riguarda il bonus da 200 euro, i lavoratori dell’agricoltura che erano rimasti fuori e ad avviare un ulteriore approfondimento per capire se nell’ambito della tassa sugli extra profitti ci possa essere un ampliamento ad aziende che operano in settori diversi da quelli dell’energia. C’è anche una idea su cui si sta lavorando, cioè quella di diminuire la decontribuzione per quei settori o per quelle aziende che non rinnovano i contratti. Sono state accolte le nostre richieste e siamo quindi soddisfatti”

“Consideriamo importante il fatto che il governo si sia impegnato ad erogare i 200 euro di luglio anche a quei lavoratori precari e stagionali che erano stati esclusi: questa era una nostra prima richiesta ed era un punto importante”, ha commentato al termine della riunione il leader della Cigl, Maurizio Landini, che ha, concordemente a quanto detto da Bombardieri spiegato che nel dl Aiuti bis l’esecutivo sta ponendo le basi per “un intervento che aumenti la parte decontributiva, che faccia cioè pagare meno contributi sociali ai lavoratori aumentando dunque il netto in busta paga, con un provvedimento che andrebbe da luglio a dicembre quindi non una tantum ma un intervento strutturale. È chiaro che bisognerà valutare l’entità di questo provvedimento ma sicuramente è una delle cose che avevamo chiesto”.

Un’altra misura indicata dal governo ai sindacati, sulla quale si sta lavorando, è relativa all’anticipo dell’indicizzazione per la rivalutazione delle pensioni prevista per gennaio 2023, per il secondo semestre del 2022. Lo ha spiegato il leader della Cisl, Luigi Sbarra al termine dell’incontro e ha poi sottolineato: “La prossima settimana il governo conta di portare in Consiglio dei ministri il decreto Aiuti bis», ha spiegato Sbarra. Nel decreto aiuti-bis, ha poi aggiunto, sarà «prorogato l’intervento sugli sconti in bolletta per le famiglie in difficoltà”.

Nel corso dell’incontro, complessivamente, Draghi ha chiarito che con il prossimo decreto aiuti l’idea è quella di realizzare pochi interventi su pochi temi importanti, utilizzando gli spazi fiscali disponibili soprattutto per interventi che prorogano quelli già effettuati.
Nel frattempo, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi,  ha convocato per il 28 luglio, una riunione straordinaria del Consiglio Generale di Confindustria. Finalità dell’incontro è un  un confronto interno su crisi di Governo e congiuntura economica. Sarà probabilmente l’occasione per rompere un silenzio che non è passato inosservato: gli industriali non si sono espressi in alcun modo circa le vicende che hanno travolto il governo.
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