Sintesi Rassegna Stampa 01 aprile 2025

SICUREZZA

*Iride.* Il primo satellite Platino-i, sviluppato da Sitael in collaborazione con Leonardo, Thales Alenia Space Italia e Airbus Italia per l’Agenzia Spaziale Italiana, è pronto per il lancio e segna l’inizio della costellazione Iride; il satellite è una piattaforma a propulsione elettrica per l’osservazione della Terra. La Space Factory 4.0 di Sitael a Mola di Bari, inaugurata dal ministro Adolfo Urso, rappresenta un investimento di oltre 40 milioni di euro, parzialmente finanziato con fondi del Pnrr, e mira a produrre fino a 30 mini satelliti all’anno. Teodoro Valente, presidente dell’ASI, sottolinea l’importanza del Pnrr per lo sviluppo di costellazioni nazionali di satelliti, mentre il ministro Urso avvia il confronto con le imprese per esplorare la realizzabilità di una costellazione nazionale che potrebbe servire i paesi dell’area euromediterranea
_Vincenzo Rutigliano su Sole 24 Ore_

*Super satelliti a Bari.* La Space Factory 4.0 di Sitael a Mola, vicino a Bari, rappresenta un nuovo capitolo per l’industria spaziale italiana, con un investimento di 40 milioni di euro e la creazione di 500 posti di lavoro specializzati nella produzione di satelliti innovativi. Vito Pertosa, fondatore di Angel Holding, sottolinea l’importanza dello spazio come “sfida e offre opportunità nel nuovo mondo tecnologico”, evidenziando la trasformazione di terreni agricoli in un centro di eccellenza tecnologica. La collaborazione con Leonardo nel programma Iride, finanziato con oltre cento milioni di euro, permetterà la realizzazione di una costellazione di 68 satelliti con capacità iperspettrali, rafforzando la posizione dell’Italia nella Space Economy globale.
_Giovanni Caprara su Corriere della Sera_

*Urso: la nostra rete di satelliti.* Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha inaugurato a Mola di Bari la space factory 4.0 di Sitael, parte del progetto per realizzare una costellazione satellitare italiana a bassa orbita, con un investimento di 40 milioni di euro. Il progetto, che rientra nel programma Iride finanziato con oltre un miliardo dai fondi Pnrr, prevede la creazione di una rete di oltre 100 satelliti per ricerca, sicurezza e difesa, con l’obiettivo di posizionare l’Italia come leader nella space economy europea. La nuova space factory produrrà 50 satelliti all’anno e ha già sviluppato Platino-1, un satellite a propulsione elettrica realizzato in collaborazione con Leonardo e altri partner, destinato a missioni di osservazione della Terra e telecomunicazioni.
_Raffaele Lorusso su Repubblica e Vito Fatiguso su Corriere del Mezzogiorno Puglia_

*Polo europeo e stop a Starlink.* Airbus, Thales Alenia Space e Leonardo hanno avviato l’iter di comunicazione all’antitrust UE per una fusione delle attività satellitari, con l’intento di creare un unico polo europeo dei satelliti sul modello di Mbda. Questa mossa è una risposta all’espansione di Starlink di Elon Musk, che ha lanciato oltre 8.000 mini satelliti e punta a un monopolio tecnologico nel settore. L’Europa si trova di fronte a un bivio: collaborare con Starlink o opporsi, ma anche con sforzi massimi, ci vorrebbero più di dieci anni per colmare il divario tecnologico con la piattaforma di Musk.
_Claudio Antonelli su La Verita’_

*Satelliti per il meteo.* Le nuove tecnologie, dai satelliti di nuova generazione fino all’intelligenza artificiale, stanno rivoluzionando la meteorologia. Tra le principali innovazioni tecnologiche c’è il Lightning Imager, costruito da Leonardo a Campi Bisenzio, uno strumento in grado di osservare i fulmini. Interviste a Valentina Rosati (AM); Valerio Cardinali (AM).
_ su RAI NEWS 24_

*I segreti dello spazio.* La Fondazione Leonardo ETS, guidata da Helga Cossu e presieduta da Luciano Floridi, ha avviato una collaborazione con Rai Kids per la realizzazione di segmenti informativi sul tema dell’innovazione spaziale nel programma “Meteo Spazio”, trasmesso su Rai Gulp canale 42. Il programma, condotto da Riccardo Cresci e con pillole informative presentate da Ilaria Iacoviello e Antonio Santamato della Fondazione Leonardo, mira a spiegare ai giovani telespettatori le ultime scoperte e innovazioni nel campo spaziale, con un focus su esplorazione, navigazione e osservazione della Terra. “Fondazione Leonardo e Rai Kids insieme per la divulgazione scientifica in Meteo Spazio, in onda su Rai Gulp canale 42 del digitale terrestre dallo studio virtuale del Centro di Produzione di Torino” evidenzia l’impegno nell’educare le nuove generazioni sull’importanza dello spazio e delle tecnologie correlate, con contenuti disponibili anche su RaiPlay e sui canali social di Rai Gulp e Fondazione Leonardo.
_ su Tv Radiocorriere_

*Non possiamo risolvere i problemi di un’intera economia.* Oliver Dörre, CEO del conglomerato di difesa Hensoldt, mette in guardia dalle aspettative eccessive riguardo alla capacità dell’industria della difesa di sostituire interi settori industriali o di scoraggiare da soli minacce come la Russia. Sottolinea l’importanza del servizio di leva per costruire riserve e consapevolezza difensiva nella società tedesca, ma riconosce che la Germania non ha attualmente la capacità di addestrare un gran numero di reclute. Dörre evidenzia le carenze della Bundeswehr in termini di difesa aerea, droni e ricognizione strategica, e stima che la lacuna finanziaria per la difesa tedesca sia tra i 300 e i 500 miliardi di euro. Sottolinea inoltre la dipendenza dell’Europa dalla tecnologia statunitense, ma afferma che l’UE sta sviluppando una strategia di sicurezza e difesa comune che si concentra sulle tecnologie chiave europee. Infine, Dörre discute l’innovazione tecnologica di Hensoldt, come il radar passivo in grado di rilevare bombardieri stealth, e la crescente integrazione della digitalizzazione nella Bundeswehr, pur riconoscendo che si è ancora agli inizi di questo processo.
_Sebastain Matthes su Handelsblatt_

*Il paese che non compra mai in Francia.* Il Re Frederik X e la Regina Mary di Danimarca stanno effettuando una visita di stato in Francia dal 31 marzo al 2 aprile, accompagnati da vari ministri, per firmare un partenariato strategico e rafforzare la cooperazione bilaterale, soprattutto nei settori della salute, difesa e transizione ecologica. Questa visita è vista come un’opportunità per la Francia di avvicinare la Danimarca, tradizionalmente alleata con gli Stati Uniti e l’OTAN, e costruire un’autonomia strategica europea. Tuttavia, le relazioni franco-danesi nel campo dell’armamento sono state limitate, con vendite francesi all’esercito danese per soli 97,4 milioni di euro negli ultimi dieci anni. La Francia spera di vendere al Danimarca il sistema di difesa aerea SAMP/T, ma deve competere con il sistema americano Patriot. Nonostante ciò, la Danimarca ha mostrato una preferenza per l’armamento americano, inclusi i caccia F-35, e ha recentemente espresso interesse per ulteriori acquisti americani, mentre la cooperazione in ambito difensivo con la Francia rimane limitata.
_Michel Cabirol su Tribune_

*Drone sul lago, in campo i pm.* Il Centro di ricerca comune della Commissione europea a Ispra, Varese, ha segnalato ai carabinieri la rilevazione di onde a bassa frequenza, potenzialmente associate a sorvoli di un drone russo, sebbene non siano stati osservati droni visivamente. L’antiterrorismo di Milano ha avviato un’indagine per spionaggio e terrorismo, considerando la possibilità che tali sorvoli possano avere finalità intimidatorie o destabilizzanti. Il ministro Crosetto ha descritto la situazione come una “guerra ibrida” pericolosa e sotterranea. La Commissione europea per la Difesa, tramite il portavoce Thomas Regnier, ha negato violazioni della no-fly zone o specifiche minacce alla sicurezza. I pubblici ministeri stanno conducendo verifiche iniziali, focalizzandosi sul software di rilevamento e su possibili osservazioni di oggetti volanti da parte di Enav e Aeronautica militare.
_Luigi Ferrarella su Corriere della Sera_

*Centinaia di voli in Germania.* In Germania, un crescente numero di droni non identificati ha violato spazi aerei sensibili, comprese basi NATO e aree di addestramento militare, con un picco di 446 incursioni nel 2023. Questi droni, spesso silenziosi e difficili da intercettare, sono considerati da molti come strumenti di spionaggio russi, nonostante manchi una prova definitiva. Le autorità tedesche hanno risposto formando una task force antidroni e hanno recentemente completato una legge per la protezione dei cieli. Gli episodi di sorvolo includono basi militari e industrie chiave, suggerendo una possibile guerra ibrida che mira a intimidire e creare confusione. Nonostante gli sforzi, alcuni droni, come quelli avvistati presso la base aerea di massima sicurezza a Schwesing, hanno eluso i sistemi di difesa, sollevando interrogativi sulla loro origine e sulle modalità di lancio.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_

*Guerra ibrida.* Il drone di fabbricazione russa che ha sorvolato per cinque giorni il Joint Research Centre a Ispra, zona protetta da no-fly, ha scatenato indagini e reazioni diverse all’interno del governo italiano. Mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario ai servizi segreti Alfredo Mantovano invitano alla cautela, il ministro della Difesa Guido Crosetto parla di “guerra ibrida” e tentativo di spionaggio industriale. La Commissione UE, tramite il portavoce Thomas Regnier, non ha rilevato violazioni della no-fly zone né minacce specifiche. Tuttavia, l’intelligence italiana sta lavorando sull’incidente e il Copasir ha richiesto approfondimenti, con Crosetto che enfatizza la crescente presenza di spionaggio russo in Italia e l’importanza della difesa su più piani contro la guerra ibrida.
_Virginia Piccolillo su Corriere della Sera_

*Contratto.* Fincantieri ha ottenuto un contratto da 2,5 miliardi di euro per costruire due nuove navi da crociera per Marella Cruises, parte del gruppo Tui AG. L’accordo, che segna un passo importante per Marella Cruises nel suo sviluppo, rafforza la collaborazione tra il costruttore navale italiano e il brand britannico. Pierroberto Folgiero, CEO di Fincantieri, ha sottolineato l’importanza di questa partnership strategica che contribuirà alla crescita del portafoglio clienti di Fincantieri e garantirà l’occupazione dei cantieri. Le navi, previste per il 2030 e il 2032, saranno progettate con un forte focus sulla sostenibilità ambientale e sul mercato britannico. Questo contratto segue la recente consegna di Mein Schiff Relax a Tui Cruises e la costruzione di una seconda nave, Mein Schiff Flow, entrambe parte di una collaborazione esistente tra Fincantieri e Tui.
_Celestina Dominelli su Sole 24 Ore_

*Carri armati con i fondi della coesione.* La Commissione Europea sta valutando la possibilità di permettere agli Stati membri di reindirizzare i fondi della coesione verso l’industria della difesa, in risposta alle sfide di sicurezza poste dalla guerra in Ucraina e dal ridimensionamento dell’impegno degli USA. Ursula von der Leyen ha proposto un piano di riarmo da 800 miliardi di euro, sollevando interrogativi sull’eventuale produzione di carri armati elettrici finanziati con questi fondi, in linea con le attuali condizionalità ambientali e climatiche dell’UE. Raffaele Fitto, vicepresidente per la Coesione, sta presentando una proposta di modifica delle regole per la revisione di metà mandato della politica di coesione 2021-27, cercando un equilibrio tra le esigenze di difesa e le condizioni ambientali. La revisione è urgente anche a causa dei ritardi nella spesa dei fondi di coesione, con solo il 6% delle risorse spese e poco più del 30% programmato. Questa situazione è complicata dalle tensioni politiche interne agli Stati membri, dove il reindirizzamento dei fondi potrebbe causare conflitti tra autorità locali e governi centrali
_David Carretta su Foglio – Inserto_

*Affondata.* La società Digital Value ha subito un crollo del 25,3% in Borsa a seguito della risoluzione di un contratto quadro con il Ministero della Difesa, legato a un’indagine per corruzione che ha coinvolto l’ex amministratore delegato Massimo Rossi. Il contratto da 180 milioni di euro, basato su tecnologie Cisco, è stato annullato dal Ministero a causa delle indagini che hanno portato al patteggiamento di Rossi e di un altro manager per corruzione impropria. Digital Value stima un impatto di 20 milioni dalla risoluzione del contratto e ha intrapreso azioni legali per tutelare i propri diritti. La società ha inoltre avviato un processo di “self-cleaning” dopo l’uscita di Rossi e ha annunciato ricavi preliminari per il 2024 di 813 milioni di euro
_Carlotta Scozzari su Repubblica_

*Mini reattori.* Il governo sta pianificando di investire circa 200 milioni di euro in Newcleo, una startup fondata nel 2021 che si concentra sullo sviluppo di piccoli reattori nucleari modulari di nuova generazione. Questi reattori sono progettati per essere sicuri, affidabili e sostenibili, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2. L’investimento dello Stato, che potrebbe avvenire entro l’estate, mira a ottenere una quota del 10% circa nel capitale di Newcleo, con la speranza di attrarre ulteriori investitori. Newcleo, con sede a Parigi ma con capitale principalmente italiano, è guidata da Stefano Buono e ha già raccolto 537 milioni di euro, con 1.100 dipendenti e un fatturato di 50 milioni. Il governo italiano, attraverso i ministri Adolfo Urso e Gilberto Pichetto Fratin, riconosce l’importanza strategica del settore nucleare e sostiene l’innovazione tecnologica rappresentata da Newcleo
_Diego Longhin su Repubblica e Sofi Fraschini su Giornale

ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO

*Paura dazi, borse giù.* La paura dell’imminente guerra commerciale innescata dai dazi di Trump ha provocato un’ondata di vendite nelle borse globali, con significative perdite in Asia, Europa e USA. Tokyo ha registrato il calo più marcato con oltre il 4%, mentre Milano ha perso l’1,77% e le borse americane hanno recuperato verso la fine della sessione. L’oro ha guadagnato valore, superando i 3.100 dollari l’oncia, riflettendo la ricerca di sicurezza da parte degli investitori. I mercati azionari europei hanno mantenuto un margine positivo dall’inizio dell’anno nonostante le perdite, mentre Wall Street ha avuto la peggior performance trimestrale rispetto al resto del mondo dal 1988. La situazione dei flussi di capitali mostra una preferenza per l’Europa rispetto agli USA, con potenziali ripercussioni future sulla dinamica dei mercati
_Maximilian Cellino su Sole 24 Ore_

*Trump affonda gli Usa.* Le politiche commerciali aggressive di Donald Trump, in particolare i dazi sulle importazioni, hanno avuto un impatto negativo sull’economia statunitense, con una riduzione delle aspettative di crescita e un aumento delle previsioni di inflazione. Al contrario, l’Europa ha risposto con misure che hanno migliorato le sue prospettive economiche, con un aumento delle aspettative di crescita per la Germania e una diminuzione delle previsioni di inflazione. La guerra commerciale ha danneggiato aziende americane come General Motors e ha influenzato negativamente i mercati azionari degli Stati Uniti, mentre le borse europee hanno registrato guadagni significativi. Nonostante ciò, è troppo presto per parlare di recessione negli USA, dato che il mercato del lavoro rimane forte e la spesa dei consumatori resiliente, ma l’incertezza politica e le politiche di Trump potrebbero portare a ulteriori turbolenze economiche.
_Moyra Longo su Sole 24 Ore_

*Addio all’Eliseo.* Marine Le Pen, leader del Rassemblement National francese, è stata condannata a quattro anni di carcere, di cui due con il braccialetto elettronico, e dichiarata ineleggibile per cinque anni, precludendole la possibilità di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027. La sentenza è stata emessa per appropriazione indebita di fondi dell’Unione Europea, accusa che riguarda anche altri 24 membri del suo partito. Le Pen ha definito la decisione una “sentenza politica” e ha annunciato che non si ritirerà dalla politica, mentre ha ricevuto solidarietà da figure politiche come Viktor Orbán e Matteo Salvini. La sentenza ha scatenato un dibattito sulla relazione tra giustizia e politica in Francia, con alcuni che si chiedono se la democrazia nel paese sia stata violata.
_Stefano Montefiori su Corriere della Sera_

*Bardella erede designato.* Marine Le Pen, leader del Rassemblement National in Francia, non intende ritirarsi dalla politica nonostante una condanna che la rende ineleggibile per cinque anni. Ha convocato una riunione di crisi e si prepara a presentare un appello contro la sentenza, cercando una procedura accelerata e organizzando proteste contro quello che definisce una “dittatura dei giudici”. Nel frattempo, la questione della leadership agita il partito, con Jordan Bardella visto come possibile erede, nonostante la sua giovane età e inesperienza. Al di fuori del partito, si specula su potenziali candidati outsider come il conduttore televisivo Cyril Hanouna, che potrebbero cercare di occupare lo spazio politico lasciato da Le Pen
_Anais Ginori su Repubblica_

*Internazionale sovranista all’attacco.* L’Internazionale della destra sovranista, che include figure come Elon Musk, Vladimir Putin e Viktor Orbán, si è unita nel sostenere Marine Le Pen dopo la sua condanna, accusando la sinistra di abusare del sistema legale per eliminare i rivali politici. Mentre i moderati del Partito Popolare europeo chiedono il rispetto delle sentenze, sovranisti come Musk e il figlio di Donald Trump criticano la presunta persecuzione penale dei populisti come un attacco alla democrazia. Il portavoce di Putin e la portavoce del ministero degli Esteri russo vedono la sentenza come una violazione delle norme democratiche e l’agonia della democrazia liberale. Sovranisti europei come Orbán e Wilders esprimono solidarietà e fiducia nella vittoria di Le Pen in appello, condannando le tattiche repressive contro l’opposizione
_Claudio Tito su Repubblica_

*Chi ama la democrazia non può gioire.* Giorgia Meloni ha espresso il suo disappunto riguardo alla sentenza che ha colpito Marine Le Pen, affermando che nessuno che ami la democrazia può gioire di un verdetto che sottrae rappresentanza a milioni di cittadini. La condanna di Le Pen ha scatenato reazioni diverse, con la Lega di Matteo Salvini che la definisce una “guerra da Bruxelles” e critica le azioni dell’UE, mentre Forza Italia mantiene il silenzio. Alcuni membri della sinistra attaccano la Lega per la sua difesa di Le Pen, evidenziando le incongruenze tra le loro parole e le azioni passate. Matteo Renzi, pur non condividendo le idee di Le Pen, ritiene che la rimozione di un politico tramite sentenza giudiziaria sia sempre una sconfitta per la democrazia.
_Ileana Sciarra su Messaggero_

*Io sto con Marina.* Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso solidarietà a Marine Le Pen, leader del Rassemblement National francese, dopo una sentenza francese che lui interpreta come un attacco da parte di Bruxelles. Il resto del centrodestra italiano, tuttavia, ha assunto una posizione più cauta, riflettendo le divisioni emerse durante le scorse elezioni europee tra i diversi gruppi di destra. Il ministro della Giustizia italiano Carlo Nordio ha sottolineato il rispetto per le leggi francesi, mentre altri politici italiani hanno espresso opinioni contrastanti sulla condanna di Le Pen. La condanna di Le Pen potrebbe anche avere implicazioni per la posizione di leader della destra europea, un ruolo che la premier italiana Giorgia Meloni potrebbe ambire a ricoprire. Nel frattempo, le divisioni all’interno della coalizione di governo italiana emergono su vari temi politici, nonostante le apparenze di unità
_Francesco Malfetano su Stampa_

*Putin smorza Trump.* Vladimir Putin non chiude la porta a nuovi colloqui con Donald Trump, nonostante le recenti tensioni. Trump, da parte sua, ammorbidisce la sua posizione nei confronti del leader russo e sostiene di aver fatto progressi nelle trattative per una tregua tra Ucraina e Russia. Il Cremlino, però, rimane vago sulle prospettive di un accordo e sulla riduzione delle sanzioni, mentre Trump avverte che non ci saranno concessioni se non si rispetteranno gli accordi. Nel frattempo, la Russia pianifica di reclutare 160.000 soldati e si discute di una cooperazione tra USA e Russia sulle terre rare, nonostante le minacce di Trump di imporre dazi sul petrolio russo.
_Francesco Semprini su Stampa_

*Ucraina al voto col cessate il fuoco.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta considerando di anticipare le elezioni in Ucraina a luglio, a condizione che ci sia un cessate il fuoco completo. Questa mossa segue un aumento della sua popolarità dopo un incidente nello studio ovale, che ha visto attacchi orchestrati da Trump e JD Vance contro di lui. L’ex comandante delle forze armate ucraine e attuale ambasciatore a Londra, Valery Zaluzhny, è emerso come un potenziale rivale, con sondaggi che mostrano un forte sostegno per lui. Tuttavia, le elezioni richiedono un periodo di preparazione di 60 giorni per il parlamento e 90 per le presidenziali, e ci sono dubbi sulla possibilità di organizzare elezioni democratiche in questo lasso di tempo dopo la guerra. Zelensky spera che un’elezione anticipata possa cogliere di sorpresa sia i nemici che gli avversari politici, consolidando il suo potere in un momento di popolarità rinnovata.
_Laura Lucchini su Repubblica_

*Cresce il consenso per Zelensky.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visto crescere i suoi consensi, con sondaggi che indicano il sostegno di oltre il 70% degli ucraini, nonostante le tensioni con gli Stati Uniti e la Russia. Mentre The Economist suggerisce che Zelensky potrebbe prepararsi per elezioni anticipate in estate in caso di tregua, la presidenza ucraina nega l’esistenza di tali piani, citando le difficoltà logistiche di organizzare elezioni in un paese segnato dalla guerra. Nel frattempo, Zelensky mantiene un equilibrio delicato tra la costruzione di una coalizione europea e il non alienarsi completamente gli Stati Uniti, con il Cremlino che mira a esercitare pressione per nuove elezioni. Il generale Valery Zaluzhny, ex comandante delle Forze armate ora ambasciatore a Londra, è visto come un potenziale sfidante, ma si muove con cautela e sottolinea l’importanza di concentrarsi sulla guerra piuttosto che sulle elezioni.
_Anna Zafesova su Stampa_

*Gaza alla fame.* La situazione umanitaria a Gaza si aggrava con la fine delle scorte di farina e la chiusura imminente dei forni, che minaccia di lasciare senza pane la popolazione. Il Programma alimentare mondiale avverte che le sue riserve di cibo dureranno al massimo due settimane, con solo biscotti nutrizionali fortificati come ultima risorsa per 415.000 persone. Oltre al pane, mancano anche altri alimenti essenziali e i prezzi sono schizzati alle stelle, costringendo le famiglie a raccogliere legna per cucinare. Nel frattempo, Israele sostiene di aver permesso l’ingresso di sufficienti forniture durante la tregua, ma ordina evacuazioni in previsione di operazioni militari. A livello politico, il primo ministro Netanyahu è coinvolto in un’indagine per il cosiddetto QatarGate, con due suoi collaboratori arrestati per accuse di corruzione e compromissione della sicurezza nazionale.
_Nello Del Gatto su Stampa_

*Prepararsi al divorzio.* Il Regno Unito deve rafforzare le alleanze difensive con altri partner, sostenere l’innovazione tecnologica nazionale e attrarre scienziati di talento, specialmente in risposta alle politiche anti-scientifiche dell’amministrazione Trump. L’articolo sottolinea l’urgenza di adattarsi ai cambiamenti globali, mantenendo la collaborazione con gli Stati Uniti ma preparandosi anche a una maggiore autosufficienza.
_William Hague su Times_

*Terzo mandato.* Donald Trump non esclude la possibilità di un terzo mandato presidenziale, nonostante la Costituzione degli Stati Uniti lo vieti esplicitamente con il 22° emendamento. In un’intervista con NBC News, Trump ha suggerito che esistono metodi per aggirare tale restrizione, sebbene non abbia specificato quali. Politico ha identificato quattro possibili scenari, tra cui una riforma costituzionale o l’uso di scappatoie legali, come lo scenario “Putin-Medvedev”, che vedrebbe Trump diventare vicepresidente per poi assumere nuovamente la presidenza. Tuttavia, le difficoltà politiche e legali, insieme all’età avanzata di Trump nel 2028, rendono incerta la fattibilità di tali piani
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_

*Comizio show e Tesla bruciate.* Elon Musk ha fatto notizia nel Wisconsin, dove ha donato un milione di dollari a sostenitori conservatori, evitando i divieti legali attraverso una lotteria legata alla firma di una petizione piuttosto che al voto diretto. La sua azione ha avuto un impatto significativo sulla campagna elettorale per un giudice della Corte suprema dello Stato, con la possibilità di influenzare l’equilibrio politico. Nel frattempo, a Roma, un negozio Tesla è stato dato alle fiamme, mostrando un contrasto con le attività politiche di Musk. Il suo coinvolgimento diretto e finanziario nella politica del Wisconsin solleva domande su quanto la sua presenza possa essere tollerata da Trump, soprattutto se dovesse risultare decisiva per le elezioni. Musk, indossando simbolicamente un cappello a forma di formaggio, si è posizionato come figura chiave nel sostegno a Trump e alla sua amministrazione, con implicazioni potenziali per il futuro politico ed economico.
_Massimo gaggi su Corriere della Sera_

*Terremoto.* Il Myanmar è stato colpito da un devastante terremoto di magnitudo 7,7 che ha causato la morte di almeno 700 musulmani durante le preghiere del venerdì e un numero imprecisato di monaci buddisti. La faglia Sagaing, lunga 1.200 km, si è rotta per almeno 450 km, causando danni estesi e rendendo difficile l’accesso alle informazioni a causa del controllo militare del Paese. La situazione umanitaria è critica, con milioni di persone senza casa o acqua potabile e infrastrutture sanitarie distrutte. L’Europa ha offerto il sistema di monitoraggio satellitare Copernicus per aiutare nei soccorsi, mentre gli aiuti internazionali stanno arrivando lentamente, con Paolo Mattei del World Food Programme che ha distribuito i primi alimenti a Naypyidaw.
_Giusi Fasano su Corriere della Sera_

ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA

*Urso: dazi, si deve negoziare.* I dazi imposti dagli Stati Uniti hanno provocato un crollo delle Borse europee, con perdite di 245 miliardi di euro, e il presidente Donald Trump ha annunciato che le tariffe colpiranno tutti i Paesi. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sottolinea la necessità di negoziare per proteggere le filiere italiane e propone una nuova politica industriale europea per affrontare la situazione. Secondo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, i dazi potrebbero avere un impatto negativo sulla crescita europea fino allo 0,5%, con settori come alimentazione, farmaceutica e automotive particolarmente a rischio. Urso evidenzia l’importanza di una strategia europea che garantisca competitività e autonomia strategica, e riconosce l’importanza degli Stati Uniti come partner commerciale, sottolineando la necessità di agire con cautela e lungimiranza nelle relazioni commerciali.
_Claudia Voltattorni su Corriere della Sera_

*Panetta: cauti con i tassi.* Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha espresso preoccupazione per l’inaspettato aumento dell’inflazione a marzo e ha sottolineato la necessità di cautela nella riduzione dei tassi di interesse. La guerra commerciale innescata dalle politiche di Trump e le tensioni geopolitiche stanno influenzando l’economia europea, rallentando produzione, consumi e investimenti. Nonostante l’inflazione di fondo in Italia sia stabile, l’incertezza rimane alta, suggerendo che una ulteriore riduzione dei tassi da parte della BCE a metà aprile non è garantita. Panetta e altri banchieri centrali europei potrebbero optare per una pausa per valutare meglio la situazione economica e l’impatto delle politiche commerciali USA, con la prossima riunione utile prevista per giugno
_Piero Santelli su Repubblica_

*Imprese italiane più svantaggiate.* Gli importatori americani hanno interrotto gli acquisti di vino italiano per timore di dover pagare dazi aggiuntivi, mettendo a rischio 50-60 mila posti di lavoro nel settore agroalimentare, meccanico e della moda, che insieme impiegano circa 400 mila addetti. L’Italia, tra i “sporchi 15” Paesi con surplus commerciale verso gli USA, potrebbe essere svantaggiata dall’introduzione di dazi a causa di costi già elevati come l’IVA e la burocrazia. Nonostante le incertezze, il 34,2% delle imprese italiane non vede il clima economico internazionale né favorevole né sfavorevole, mentre alcune valutano di spostare la produzione negli USA per evitare i dazi. Secondo Promos Italia, è probabile che i flussi commerciali si riequilibrino naturalmente, superando le misure protezionistiche a breve termine
_Claudia Luise su Stampa_

*Tre mesi in più.* L’età pensionabile in Italia è destinata ad aumentare di tre mesi a partire dal 1° gennaio 2027, raggiungendo i 67 anni e 3 mesi, o 43 anni e 1 mese di contributi, a seguito della conferma da parte dell’Istat di un incremento della speranza di vita. Tuttavia, il governo, con il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, si impegna a bloccare questo aumento, mantenendo l’età pensionabile a 67 anni nel 2027, nonostante i costi stimati dalla Cgil di 4 miliardi di euro. Il futuro prevede ulteriori rialzi dell’età pensionabile, potenzialmente portandola a 68 anni entro 8 anni. La politica deve ancora decidere come affrontare gli aumenti futuri, mentre i sindacati chiedono la ripresa del dialogo sulle pensioni e la Lega si trova sotto pressione per mantenere le promesse elettorali, tra cui l’abolizione della legge Fornero
_Valentina Conte su Repubblica_

*In affanno.* Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia sta affrontando difficoltà in almeno 20 misure chiave, come evidenziato dalle relazioni del Governo e della Corte dei conti. Il ministro Tommaso Foti ha sollevato preoccupazioni sul rischio che il PNRR diventi un argomento di campagna elettorale e ha esortato a un maggiore impegno per evitare che si diffonda l’idea che il piano sia fermo o in ritardo. Tra i settori in affanno ci sono le comunità energetiche, con una spesa reale molto inferiore agli obiettivi, e le reti idriche, specialmente nel Sud Italia, dove i lavori sono in estremo ritardo. Altri problemi riguardano la Gigafactory di Termoli e il rinnovo green delle flotte navali. La Corte dei conti sottolinea la necessità di un monitoraggio attento e senza reticenze per garantire il successo del pian
_Manuela Perrone su Sole 24 Ore_

*Vivendi rinuncia alle cause.* Poste Italiane è diventata l’azionista di riferimento di Telecom Italia (TIM), acquisendo una quota che la porta a detenere il 24,81% dell’azienda, superando così il gruppo francese Vivendi. Vivendi ha accettato di rinunciare alle cause legali contro TIM relative alla cessione della rete e non chiederà di rientrare nel consiglio di amministrazione (Cda), nel quale è previsto l’ingresso di un rappresentante di Poste. L’accordo tra Poste e Vivendi è soggetto all’approvazione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. L’assemblea di TIM, riprogrammata per il 24 giugno, dovrà adattarsi al nuovo contesto azionario e potrebbe vedere l’ingresso di nuovi membri nel Cda senza che i consiglieri attuali debbano dimettersi. Il CEO di TIM, Pietro Labriola, ha espresso soddisfazione per il nuovo assetto, sottolineando l’importanza strategica di TIM per la digitalizzazione e la modernizzazione dell’Italia
_Antonella Olivieri su Sole 24 Ore_

*Arma a doppio taglio l’interventismo statale.* Les Echos analizza l’uso crescente del “golden power” in Italia, uno strumento di intervento statale introdotto nel 2012 per proteggere settori strategici, che è stato esteso a seguito della crisi economica causata dal COVID-19. Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, è accusato di un eccessivo dirigismo, utilizzando il “golden power” anche in assenza di minacce estere, come nel caso dell’offerta pubblica di UniCredit su Banco BPM, entrambe banche italiane. Questo approccio protezionistico rischia di scoraggiare gli investimenti esteri e di distorcere il mercato, nonostante l’intenzione dichiarata di difendere gli interessi nazionali. L’articolo suggerisce che l’attivismo del governo potrebbe essere controproducente, influenzando le decisioni aziendali più che proteggere l’economia nazionale.
_Olivier Tosseri su Echos_

*Mediobanca scrive alla Bce.* Mediobanca, Monte dei Paschi di Siena e Generali, pilastri della finanza italiana, rischiano di cadere sotto il controllo dell’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone e della holding Delfin, senza l’approvazione delle autorità di vigilanza. Mediobanca ha segnalato alla BCE le preoccupazioni riguardo a un possibile agire concertato di Caltagirone e Delfin, che negano di coordinarsi. Il 24 aprile, l’assemblea degli azionisti di Generali deciderà il rinnovo del consiglio di amministrazione, con Caltagirone che ha presentato una lista di minoranza. La BCE deve ancora pronunciarsi sull’offerta pubblica di scambio (Ops) di Mps su Mediobanca, mentre Mps si prepara a votare un aumento di capitale per l’operazione. La situazione è complessa, con Mediobanca che attende l’intervento della BCE e la tensione che cresce in vista dell’assemblea di Mps il 17 aprile
_Luca Fornovo su Stampa_

*Deciderà Orcel.* Il 24 aprile si terrà l’assemblea delle assicurazioni Generali, un’istituzione finanziaria di grande rilievo in Italia, attualmente in una fase di instabilità degli equilibri azionari. La maggioranza politica, guidata da Giorgia Meloni, supporta il tentativo di ribaltone da parte di Calagirone e Milleri, mirando alla creazione di un terzo polo bancario. La Consob, l’autorità di vigilanza finanziaria, è stata messa fuori gioco da un conflitto legale, costringendola a richiedere un parere al Consiglio di Stato. Mediobanca cerca di difendersi a Francoforte presso la Banca centrale europea, mentre il ruolo di Unicredit e il suo CEO Andrea Orcel potrebbe essere decisivo nel determinare l’esito della contesa. Il governo potrebbe intervenire per influenzare la situazione, nonostante le possibili critiche di interferenza nel mercato.
_Alessandro Barbera su Stampa_

*Albania, via libera da Bruxelles.* La Commissione europea ha dato segnali positivi al decreto italiano riguardante il centro di Gjader in Albania, che sarà utilizzato non solo per l’identificazione e il trattenimento dei migranti soccorsi in mare, ma anche come hub per il rimpatrio di stranieri espulsi. Il portavoce per gli Affari interni dell’UE, Markus Lammert, ha confermato che il decreto è in linea con la legge europea e che la Commissione continuerà a monitorarne l’implementazione. La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, esulta per il riconoscimento del coraggio del suo governo e sottolinea la collaborazione con il Regno Unito nella gestione dell’immigrazione. L’opposizione, tuttavia, critica l’iniziativa e chiede chiarimenti sulla compatibilità del decreto con il diritto dell’UE, mentre in Albania si attendono sviluppi sui trasferimenti nel centro
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_

*La Meloni non si schiera.* Meloni si trova in una posizione delicata, cercando di bilanciare i suoi legami ideologici con l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la necessità di mantenere forti legami con l’Europa. Nonostante le tensioni crescenti tra Europa e Stati Uniti, Meloni ha evitato di schierarsi apertamente, sostenendo la necessità di unità occidentale per la sicurezza e l’economia dell’Italia e dell’Europa. La sua politica estera si è concentrata sulla prudenza e sulla ricerca di un terreno comune, mentre internamente ha adottato una politica fiscale conservatrice e ha supportato l’Ucraina e la NATO. Tuttavia, con l’aumento delle spese militari europee e la minaccia di una guerra commerciale, la sua capacità di mantenere questa posizione equidistante potrebbe diventare sempre più difficile.
_Neil Macfarquhar su New York Times_

*Il fastidio della Meloni per Salvini.* Il clima all’interno della maggioranza di governo in Italia è teso, con gli alleati che si scontrano su temi come il piano di difesa dell’UE e le politiche estere. La premier Giorgia Meloni osserva con fastidio le dispute interne, preoccupata per la situazione internazionale ma speranzosa che la coalizione si stabilizzi dopo il congresso della Lega. Tuttavia, la tensione rimane alta, con Forza Italia che esprime insofferenza verso le mosse di Matteo Salvini e la Lega, che cerca di guadagnare consenso attaccando il governo. Meloni, nel frattempo, cerca di mediare tra le parti, ma avverte che se il governo dovesse cadere, il suo partito Fratelli d’Italia potrebbe salire al 35% nei sondaggi, mentre i responsabili della crisi scenderebbero al 5%.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_

*La piazza Cinquestelle.* Il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, sta organizzando una manifestazione a Roma per il 5 aprile contro gli investimenti in armamenti, con lo slogan “Basta soldi per le armi. Fermiamoli”. La posizione del M5S sul riarmo sta creando tensioni all’interno del centrosinistra, con il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, che cerca di bilanciare le differenze e trovare punti in comune, nonostante le perplessità di alcuni membri. Il PD è incerto sulla partecipazione all’evento, mentre Conte punta a una forte adesione popolare per non sfigurare rispetto ad altre recenti manifestazioni. La piazza vedrà la presenza di esponenti di vari settori, inclusi politici di sinistra e rappresentanti del terzo settore e della cultura, e si preannuncia come un momento chiave per le dinamiche interne al centrosinistra
_Gabriella Cerami su Repubblica_

*La destra sa solo litigare.* Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (Pd), critica il governo Meloni per la mancanza di una politica estera condivisa e per le divisioni interne, in particolare su temi come l’Europa e il piano di riarmo. Schlein accusa il centrodestra di essere sempre stato diviso, ma ora meno capace di nascondere le proprie discordie. Inoltre, evidenzia le divergenze all’interno del governo riguardo l’attuazione del Pnrr e la reazione ai dazi annunciati da Trump, sottolineando la mancanza di risposta del governo alle offerte di collaborazione del Pd. Nel dibattito interno alle opposizioni, Schlein invita Carlo Calenda a prendere una posizione chiara, mentre Riccardo Magi di +Europa esclude una convergenza con la visione europea di Meloni. Calenda ribatte, sostenendo la posizione centrista del suo partito e la distanza dai “populisti filo-putiniani”.
_Giovanna Vitale su Repubblica_

*Meloni sta fallendo.* Matteo Renzi, senatore di Italia Viva, critica aspramente la premier Giorgia Meloni, definendola un’influencer non all’altezza di guidare l’Italia e incapace sia in politica interna che estera. Differisce da Carlo Calenda, che ha escluso Renzi dal suo progetto, per il giudizio sulla premier, non per differenze caratteriali. Renzi sottolinea la necessità di unità nel centrosinistra per costruire un’alternativa credibile al governo attuale, ritenendo improbabile un cambiamento della legge elettorale che potrebbe sfavorire Meloni. Infine, critica la gestione della politica estera di Meloni, la sua incoerenza e la mancanza di una forte posizione europeista, sottolineando l’importanza di bilanciare la spesa in sicurezza con investimenti in istruzione.
_Concetto Vecchio su Repubblica_

*Diciotto segreti.* Giorgia Meloni ha revocato il segreto di Stato su alcuni aspetti del caso Autogrill, che riguardano i rapporti tra i servizi segreti e il programma televisivo Report, oltre a un incontro tra Matteo Renzi e l’ex agente Marco Mancini. Elisabetta Belloni, ex capo del Dis, aveva precedentemente opposto il segreto di Stato a diciotto delle venti domande poste durante un’interrogazione. I legali di Renzi e Mancini intendono richiedere un nuovo interrogatorio di Belloni, che ora dovrà rispondere alle domande precedentemente protette dal segreto. L’ex presidente del Consiglio Mario Draghi aveva già annullato il segreto di Stato su alcune questioni minori e una più rilevante, ma aveva confermato la necessità di mantenere il segreto su altri aspetti per la sicurezza nazionale, posizione dalla quale Meloni si discosta
_Luca Fazzo su Giornale_

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