Superbonus, lo sconto passerà dal 110% al 90% con valutazione dei redditi dei richiedenti

Il nuovo esecutivo disporrà quindi una frenata alle detrazioni delle spese sostenute per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico. Si tenga presente, peraltro, che già agli inizi di giugno i fondi messi a disposizione per il Superbonus erano terminati, il che aveva aperto la questione se fosse necessario un finanziamento per assicurare le detrazioni ai cittadini che ne avevano già fatto richiesta.
L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni propone allora un passaggio dal 110% al 90% per chi ristruttura la casa, probabilmente vi saranno differenziazioni di scontistica se si tratta della prima o della seconda casa e una maggiore apertura nei confronti dei proprietari di appartamenti, con una valutazione delle soglie di reddito dei richiedenti che sia commisurato al numero dei componenti della famiglia “per una maggiore equità”. Il “quoziente familiare” è, quindi, calcolato in base al reddito familiare diviso per il numero di componenti, corretti per una scala di equivalenza. In questo modo, secondo coloro che spingono per la sua adozione, “ci si avvicinerebbe a una maggiore equità rispetto all’Isee”.

Ad ogni modo, occorre sottolineare che  l’esame parlamentare avrà potere di cambiare l’aliquota che andrà stabilita nelle prossime settimane.

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