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Superbonus, stop alle cessioni di credito. Giorgetti: “Occorre mettere in sicurezza i conti pubblici”

Il Cdm ha approvato un decreto che prevede lo stop di cessioni di crediti sui bonus fiscali. In questo modo l’esecutivo tenta di porre fine all’annosa questione relativa alla disciplina della cessione dei crediti che inquina da tempo il meccanismo del Superbonus

di Emilia Morelli

L’esecutivo ha approvato lo stop alle cessioni di crediti su tutti i bonus fiscali, primo tra tutti il Superbonus. Il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri pone non solo il divieto di acquisti dei crediti per le pubbliche amministrazioni ma tenta di arginare definitivamente il problema della cessione dei crediti legati al bonus edilizio.

L’intervento del governo va ad agire su tre linee direttrici. Dalla bozza del decreto emerge anzitutto la volontà di porre un vero e proprio stop a tutte le cessioni di bonus fiscali, l’esecutivo intende quindi sospendere l’applicazione della norma che regola le cessioni vale a dire l’articolo 121 del decreto Rilancio. Non saranno comunque intaccati dal brusco dietrofront gli interventi già avviati.

 La seconda linea di intervento mira a porre fine alla possibilità di acquisto dei crediti da parte di Regioni o altri enti pubblici. Un divieto secco dovrebbe essere disposto in particolare per Comuni, Province e Regioni che non potranno più acquistare crediti fiscali legati all’edilizia onde evitare che queste operazioni vengano ad essere contabilizzate come indebitamento.

La terza direttrice limita la responsabilità del fornitore che ha applicato lo sconto in fattura e dei cessionari di crediti. Qualora tutto l’iter burocratico e la documentazione sia completa ( titoli edilizi, notifica alla Asl, prove foto e video dell’esecuzione dei lavori, visure catastali, visti, asseverazioni) ad entrambi i soggetti non potrà essere imputata una condotta negligente. Stessa esclusione di responsabilità è prevista per i correntisti che comprano dalle banche.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha spiegato che il decreto legge sulla cessione dei crediti derivanti da incentivi fiscali  persegue “un duplice obiettivo: cercare di risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l’enorme massa di crediti fiscali incagliati e mettere in sicurezza i conti pubblici”.

Giorgetti ha inoltre aggiunto, citando le parole di Mario Draghi: “Comprendo la posizione delle imprese ma mi permetto di citare una persona di cui ho molta stima e con cui ho fatto il ministro, che disse che il problema non è il superbonus ma sono i meccanismi di cessione disegnati senza discrimine e discernimento. Vorrei puntualizzare che non tocchiamo il Superbonus, interveniamo sulla cessione dei crediti d’imposta che ammontano direi a 110 miliardi, questo è l’ordine di grandezza che deve essere gestito, l’obiettivo è dare la possibilità di gestirlo”.

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