Terremoti: l’Italia ha tremato ad Ascoli Piceno, a Genova, nel Modenese e nel Lucchese

di Mario Tosetti

Una giornata in cui in Italia la terra ha tremato da nord a sud, facendo anche temere che ci potesse essere un preoccupante collegamento tra i vari fenomeni. Le scosse sono iniziate questa mattina ad Ascoli Piceno, sono seguite quelle a Genova e in Sicilia ed infine, in ordine cronologico, due eventi sismici sono stati rilevati sull’appennino tosco-emiliano, nel Modenese e nel Lucchese. Ad ogni modo, l’ Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha subito chiarito che  “non c’è alcun nesso fra il terremoto di magnitudo 3,9 avvenuto nelle Marche, quello di magnitudo 4,1in Liguria e quello di magnitudo 3,6 che ha colpito la Sicilia, nella zona dell’Etna: non c’è alcuna relazione, le distanze fra i luoghi in cui sono avvenuti i terremoti sono di centinaia di chilometri perché possa esserci un nesso”.

Per quanto riguarda le scosse che si sono verificate con epicentro localizzato nei Comuni di  Folignano (Ascoli Piceno), Civitella del Tronto (Teramo) e Ascoli Piceno, il terremoto è stato  avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati danni a persone o cose. A Teramo sono state  evacuate le scuole primarie, come pure in alcuni paesi della provincia. La regione Abruzzo in una nota ha fatto sapere che “la situazione è sotto controllo, al momento non si registrano danni a cose e persone e gli studenti delle scuole sono stati evacuati per sicurezza come da protocollo”. Il sindaco di Ascoli Piceno

Nel dettaglio, secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si è registrato un sisma di magnitudo 4.1 alle 12:24 con ipocentro a 24 km di profondità e una scossa magnitudo 3.6 un minuto dopo (ipocentro a 10 km), entrambi con epicentro a 4 km a sudovest da Folignano (AP). Sono seguite altre scosse magnitudo 2.0 alle 12:27, a 23 km di profondità, e magnitudo 2.5 alle 12.35 (ipocentro 25 km). Quando sono state avvertitele due scosse di terremoto, ad Ascoli Piceno la gente è uscita in strada. Sono uscite anche alcun scolaresche, come quelle della scuola media ‘Cantalamessa’, che si sono radunate nel campetto dell’istituto. Altre scuole invece non hanno fatto uscire gli alunni. Non ci sono state scene di panico. Il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, ha disposto l’immediata apertura del Coc, Centro operativo comunale. Tenuto conto delle imminenti elezioni, non è da escludere che le lezioni possano essere sospese fino al dopo voto. Nel frattempo i dirigenti scolastici sono stati invitati a non far rientrare nessuno negli edifici, neanche nelle scuole col tempo prolungato. Successivamente alla verifica negli edifici scolastici si procederà a quella negli uffici comunali, molti dei quali evacuati spontaneamente subito dopo le prime due forti scosse di terremoto.

Nel primo pomeriggio alle 15.40 la terra a tremato a Genova, la scossa è stata stimata tra 3.9 e 4.4 di magnitudo. Le persone sono uscite in strada e dalle 15.50 è stato sospeso il traffico ferroviario. Secondo le notizie diffuse da Trenitalia i treni resteranno fermi fino alle ore 20.00. In Liguria alcune pietre e calcinacci si sono staccati da una chiesa di Pieve Ligure, a 7 km dall’epicentro. La chiesa è San Michele Arcangelo, una delle prime pievi costruite in Liguria, il cui edificio originario venne eretto prima dell’anno mille.

Ultime in ordine di tempo, due scosse sull’Appennino tosco-emiliano, a distanza di circa un minuto l’una dall’altra. L’Ingv ha  rilevato una scossa di magnitudo 3.8 a otto chilometri da Pievepelago, in provincia di Modena, poco prima delle 17.50, a una profondità di 14 chilometri. La seconda è stata di magnitudo 3.2 a otto chilometri da Fosciandora, in provincia di Lucca, a una profondità di 13 chilometri, a poca distanza dalla prima. La scossa è stata avvertita ma al momento non risultano segnalazioni di danni.

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