Terremoto: trovato il corpo dell’italiano disperso, salvata una donna dopo 258 ore

Mentre è stato trovato senza vita il corpo di Angelo Zan, in Turchia al momento del sisma, due donne sono state miracolosamente salvate dalle macerie rispettivamente dopo 258 e 248 ore. Si susseguono gli aiuti da tutto il mondo per i superstiti e Stoltenberg è andato personalmente dal presidente turco Erdogan per esprimere la solidarietà dell’Allenza. Intanto non si ferma lo sciame sismico e appaiono le prime conseguenze sul terreno: faglie lunghe chilometri trasformano il territorio

di Carlo Longo

E’ svanita la flebile speranza che Angelo Zan, italiano che si trovava in Turchia nella città di Kahramanmaras al momento del sisma lo scorso 6 febbraio. La dinamica del ritrovamento è riportata dall’AGI che spiega come sia frutto di un lavoro congiunto durato 4 giorni a cui hanno partecipato soccorso alpino della Guardia di Finanza, vigili del fuoco e unità di polizia e di Ris dei carabinieri per il riconoscimento di cadaveri. La squadra interforze ha agito sotto il coordinamento della Farnesina e dell’ambasciata italiana in Turchia.

“I vigili del fuoco hanno innanzitutto ricostruito la dinamica del crollo, circoscrivendo le zone in cui il cadavere del nostro connazionale si sarebbe potuto trovare. Questo ci ha permesso di indirizzare il cane molecolare verso un’area ben precisa, individuata la quale il cane ha trovato un pertugio attraverso cui penetrare. Ne è seguita una segnalazione da parte del cane Fury cui è seguito lo scavo con mezzi meccanici. Il riconoscimento e stato effettuato dai carabinieri del Ris e della polizia attraverso oggetti personali del nostro connazionale”, ha spiegato Nicola Zarbo, maresciallo della Guardia di Finanza. Nella stessa operazione sono stati rinvenuti, anche, tre cadaveri di cittadini turchi.

Attestati di vicinanza ai familiari di Angelo Zan sono pervenuti dal mondo politico italiano. “Purtroppo è stato ritrovato senza vita il corpo di Angelo Zen. Abbiamo già provveduto ad informare la famiglia e attraverso la nostra Ambasciata in Turchia ad avviare le procedure di rientro della salma in Italia. Mi stringo al dolore dei suoi cari”, ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un tweet.

Nel frattempo però si susseguono veri e propri miracoli. Una donna di 27 anni è stata estratta viva dalle macerie dopo 258 ore a Kahramanmaras, città epicentro del sisma. Nella stessa città, dieci ore prima, è stata salvata una ragazza di 17 anni.

Le ricerche continuano incessanti e si susseguono gli aiuti inviati da tutto il mondo per i supersiti. Oltre ai container Nato, sono in arrivo aiuti dal Vaticano e dall’Italia in particolar modo partiranno container da Taranto e da Trieste.

In rappresentanza della Nato, il segretario generale, Jens Stoltenberg è stato ricevuto dal presidente turco Recep Tayyip Erdogang presso il palazzo presidenziale di Ankara. Lo rende noto la tv di Stato turca Trt. Stoltenberg è arrivato in mattinata in Turchia per esprimere solidarietà dopo il terremoto che, durante una conferenza stampa con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, ha definito come “il disastro naturale più letale avvenuto sul territorio dell’Alleanza dalla fondazione della Nato”.

Un disastro che non accenna a finire. Non solo le conseguenze devastanti ma non si arresta intanto lo sciame sismico. Sono state rilevate quasi 3.500 le scosse di assestamento, 48 delle quali di magnitudo compresa tra il grado 5 e 6. Il governo turco ha dichiarato lo stato di emergenza in un’undicesima provincia, Elazig, area curda che nel recente passato aveva vissuto due terremoti che avevano fatto migliaia di vittime e che questa volta è stata colpita in maniera più lieve, ma ha comunque subito danni e perdite di vite. A diversi giorni dal terremoto, inoltre,  emergono i danni lasciati dalle violente scosse sismiche. Fanno rabbrividire le immagini che mostrano profonde spaccature che segnano il terreno lungo la faglia anatolica e che si estendono per chilometri e chilometri deformando strade, campi, fiumi.

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