Tim, Kkr “L’approccio è di natura amichevole e l’offerta non cambia”

di Corinna Pindaro

“L’approccio è di natura amichevole”, così Kkr annuncia la volontà di confrontarsi al più presto con il cda di Tim per ottenere il parere favorevole all’offerta. In una nota scritta da Kkr su richiesta della Consob il fondo americano ha spiegato che il supporto del cda di tim “sarà una condizione volontaria al perfezionamento dell’offerta. In termini di processo, e in conformità a quanto previsto dall’articolo 103 del Tuf, il parere del cda della società target in relazione all’offerta dovrà intervenire successivamente alla promozione dell’offerta e pertanto non condizionerà i tempi di tale promozione e della pubblicazione del comunicato ai sensi dell’articolo 102 del Tuf”

Stesso rilievo viene attribuito dalla società americana all’approvazione del governo italiano a seguito della procedura Golden Power considerata “condizione per il perfezionamento dell’offerta”, mentre in termini di processo specifica che “l’approvazione del governo a seguito della procedura Golden Power dovrà intervenire successivamente alla promozione dell’offerta e pertanto non condizionerà i tempi di tale promozione e della pubblicazione del comunicato ai sensi dell’articolo 102 del Tuf”.

Kkr ha, inoltre, dichiarato che sarà in grado di decidere sull’offerta lanciata a Tim e relativa comunicazione ai sensi dell’art 102 Tuf a seguito del completamento di una due diligence di conferma delle proprie analisi “che non dovrebbe superare le quattro settimane dal momento in cui sarà consentito il pieno accesso alla documentazione rilevante”. Tuttavia si sottolinea che l’operatore internazionale Usa “non ha fissato un termine per l’accesso alla due diligence e resta in attesa delle determinazioni del cda di Tim in merito”.

Il fondo americano ha ricordato che l’offerta su Tim prevede un prezzo indicativo in contanti pari a 0,505 euro per azione ordinaria e per azione di risparmio. Il prezzo così determinato, nell’analisi effettuata da Kkr, rappresenta un premio del 62% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni ordinarie di Tim e del 54% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di risparmio al 3 novembre, data appena antecedente alle voci di mercato sull’offerta a Tim. L’offerta lanciata, poi, consente a tutti gli azionisti di Tim “di decidere se accettare o meno un significativo valore in denaro che sarebbe immediatamente disponibile a prescindere da tempi e costi dei programmi di sviluppo della rete in fibra ottica e di dispiegamento della rete 5G e dalla necessità per l’azienda di adattarsi agli sviluppi del mercato italiano delle telecomunicazioni, soggetto a crescenti pressioni competitive”, ha concluso il fondo americano, mentre in borsa il titolo Tim sia nelle azioni ordinarie (0,44 euro) che nelle azioni di risparmio (0,41 euro) continua ad avere un valore inferiore rispetto a quello offerto da Kkr.

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