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Trump congela i fondi ad Harvard e minaccia le tv pubbliche

Proposti anche tagli quasi del 50% il bilancio del Dipartimento di Stato, oltre alla chiusura di diverse missioni diplomatiche all’estero, comprese quelle Onu

groenlandia

Donald Trump va verso il taglio dei fondi ad Harvard, al Dipartimento di Stato, alle Nazioni Unite, alla sede Nato e alle tv pubbliche. Lo fa, dice, per limitare le uscite statali, con massicci tagli ai posti di lavoro e ai finanziamenti in tutto il governo federale.

Scure su Harvard che non si adegua a politiche Trump: congelati 2.2 miliardi

Entrando nel dettaglio al prestigioso ateneo di Harvard, che ha respinto la richiesta della Casa Bianca di adeguarsi alle sue politiche, sono stati congelati 2.2 miliardi di fondi pubblici. “Anche se alcune delle richieste delineate dal governo puntano a combattere l’antisemitismo, la maggior parte rappresenta una regolamentazione governativa diretta dell’intellettualità a Harvard. L’università continuerà a combattere l’antisemitismo e resta aperta al dialogo su quello che ha fatto e prevede di fare per migliorare l’esperienza di tutti i componenti della sua comunità ma non è pronta ad accettare richieste che vanno al di là della legittima autorità di questa o di qualsiasi altra amministrazione”, ha sottolineato l’università.

Dipartimento di Stato, Onu e Nato

Tra le proposte dell’Ufficio Office of Management and Budget della Casa Bianca anche il taglio quasi del 50% del bilancio del Dipartimento di Stato. Avanzata anche la chiusura di diverse missioni diplomatiche all’estero, la riduzione drastica del numero di funzionari diplomatici l’eliminazione dei finanziamenti per quasi tutte le organizzazioni internazionali, comprese le Nazioni Unite, molte delle sue agenzie e la sede della Nato.

Le tv pubbliche

A rischio anche le emittenti pubbliche, in particolare Npr Pbs, già più volte criticate dal presidente. La Casa Bianca, stando a quanto riferiscono i media Usa, intende chiedere al Congresso di revocare 1,1 miliardi di dollari di finanziamenti federali alla Corporation for Public Broadcasting, l’ente sostenuto dai contribuenti che finanzia le organizzazioni dei media pubblici in tutti gli Stati Uniti. Qualora il Congresso dovesse acconsentire, ciò equivarrebbe a circa due anni di finanziamenti dell’organizzazione, destinati quasi interamente alle emittenti pubbliche, tra cui appunto NprPbs e le loro stazioni affiliate locali.

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