Le ragioni delle difficoltà economiche della piattaforma social sono da rinvenirsi in alcune scelte forse troppo avventate: limitare il numero di post visibili dagli utenti, quella di rendere accessibile l’uso completo della piattaforma solo agli utenti paganti uno dei molti piani di abbonamento offerti. A dare il colpo di grazia l’avvento del social rivale di Meta Threads
di Corinna Pindaro
“Il nostro bilancio è ancora in negativo”, l’annuncio arriva senza mezzi termini proprio da lui, il Ceo di Twitter Elon Musk. Pubblicamente così si è fatto sapere al mondo che la crisi dell’Uccellino blu non è finita. Musk ha poi fatto sapere che si è registrato un “crollo degli introiti pubblicitari di circa il 50% e il grosso peso dei debiti”. La dichiarazione si legge in risposta ad un tweet di un’utente che suggeriva a Musk di mettere insieme una squadra che comprenda la sua visione per il sito, qualunque essa sia. Inoltre, lo stesso utente suggerisce di “far comprare a loro il debito” per poi poterlo scambiare. Musk però appare irremovibile: “Dobbiamo raggiungere un flusso di cassa positivo prima di poter fare qualsiasi altra cosa”.
Quanto alle ragioni del crollo degli investimenti pubblicitari sembrano da ricercarsi nel fatto che, da quando è iniziata la gestione di Musk Twitter sembra divenire sempre più una piattaforma inaffidabile e polarizzante. La decisione di limitare il numero di post visibili dagli utenti, quella di rendere accessibile l’uso completo della piattaforma solo agli utenti paganti uno dei molti piani di abbonamento offerti, oltre che il lancio di Threads sembrano aver dato il colpo di grazia all’uccellino blu.
Con 100 milioni di utenti raggiunti ad appena cinque giorni dal debutto che la rendono l’app con la crescita più veloce di sempre nel periodo e 10 milioni a sette ore dal lancio, Threads sembra aver attirato l’attenzione degli investitori pubblicitari, che stanno cercando di capire come integrare le proprie inserzioni nella piattaforma.
A otto mesi dalla cifra monstre di 44 miliardi di dollari con la quale Musk si aggiudicato il social le casse si sono svuotate tanto che il valore dell’app si stima sia dimezzato, molti dipendenti sono stati licenziati e altri si sono dimessi. E’ lecito domandarsi se per una volta il genio di Tesla non abbia sbagliato i suoi calcoli.
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