Ucraina, Biden: “Rispetto il Pontefice ma la fine della guerra può esserci solo con la ritirata di Mosca”

Il presidente statunitense ha commentato le parole del Papa che, nel corso di un’intervista, invitava l’Ucraina ad issare bandiera bianca e ad avere il coraggio di negoziare la pace

Le parole di Papa Francesco che hanno suscitato non poco dibattito e scalpore infiammando le cancellerie di tutto il mondo. E’ arrivato anche il commento del presidente Usa, Joe Biden. L’inquilino della Casa Bianca ha fatto sapere attraverso un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale di avere grande rispetto per il Pontefice e di unirsi a lui nelle preghiere per la pace in Ucraina, che però a parer suo sarebbe di facile conclusione “se la Russia decidesse di mettere fine a questa guerra ingiusta e non provocata, e ritirasse le sue truppe dal territorio sovrano dell’Ucraina”.

E’ chiaro quindi che secondo il ragionamento statunitense se Kiev “avesse il coraggio di trattare”- come  auspicato da Papa Francesco- l’Ucraina di fatto sconfesserebbe la linea seguita in due lunghi anni di guerra e tutte le morti e i sacrifici si rivelerebbero vani. Al contrario dovrebbe essere la Russia a fare un passo indietro ed abbandonare i territori occupati con il sangue. Anche perchè secondo la retorica di Kiev, che ormai tutti conosciamo, l’Ucraina non è disposta ad arrendersi e la ritirata russa è l’unico epilogo possibile.

Il capo della Casa Bianca, comunque,  tramite il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, è apparso sul punto piuttosto disilluso.  “Sfortunatamente, continuiamo a non vedere alcun segno che Mosca voglia mettere fine a questa guerra e per questo siamo impegnati a sostenere Kiev nella sua difesa contro l’aggressione russa”, ha sottolineato il funzionario.

Le parole del pontefice hanno suscitato la reazione diretta del Cremlino.  “Una soluzione negoziata in Ucraina “è abbastanza comprensibile” ma Kiev continua a rifiutare una tale ipotesi. Lo ha detto portavoce Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax. “In generale – ha continuato Peskov – l’idea che il Papa ha affermato è abbastanza comprensibile. Si è espresso a favore dei negoziati. Sapete che il nostro presidente ha ripetutamente parlato della nostra disponibilità e apertura a risolvere i nostri problemi attraverso i negoziati. E questo è preferibile”. Tuttavia, ha aggiunto ancora il portavoce del Cremlino, “sia le dichiarazioni del Papa che le ripetute dichiarazioni delle altre parti, compresa la nostra, sono state recentemente accolte con un rifiuto severo da parte del regime di Kiev, e non consentono la possibilità di condurre alcun negoziato”.

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