Usa. Lo speaker della Camera invoca per Biden il 25° emendamento, ossia la dichiarazione di incapacità

Ritiro non solo dalla corsa, ma anche dalla guida del paese. A chiederlo è il repubblicano Mike Johnson che fa appello all’attuale amministrazione affinchè destituisca il presidente. Il New York Times chiede all’inquilino della Casa Bianca di rinunciare alle elezioni. I dem lavorano ad una alternativa. L’ultima loro speranza era la moglie Till, ma la first lady non intende fargli alcuna pressione a lasciare anzi…

 

Joe Biden dovrebbe essere sostituito come presidente degli Stati Uniti, avendo dimostrato di “non essere all’altezza del compito” durante il dibattito con Donald Trump. Lo ha detto lo Speaker  della Camera Mike Johnson, esprimendo il pensiero della gran parte degli americani. Biden è apparso fragile e confuso e la sua imbarazzante performance ha seminato panico tra i democratici e tra alcuni importanti donors che hanno fatto richiesta di escluderlo dalla corsa elettorale.

“Anch’io sarei in tilt  se fossi un democratico oggi e quello fosse il mio candidato. Penso che sappiano di avere un problema serio”, ha detto Johnson interpellato dai giornalisti. Secondo l’esponente repubblicano Biden non solo dovrebbe ritirarsi dalla corsa, ma anche essere immediatamente rimosso dall’incarico.”Non è una mera questione politica. Non si tratta solo del Partito Democratico. È un problema serio per l’intero Paese, che non ha un leader all’altezza del compito”, ha sottolineato ricordando che la sua stessa amministrazione potrebbe costringerlo a dimettersi invocando il 25° emendamento che stabilisce che il vicepresidente e i membri del gabinetto possono votare per dichiarare il presidente ‘incapace di esercitare i poteri e i doveri del suo ufficio’, affidando la presidenza al vicepresidente.  L’emendamento non è mai stato utilizzato nella storia degli Stati Uniti e prevede anche che in caso di rifiuto da parte dell’interessato, la decisione finale sulla questione venga demandata al Congresso.

Non è stato tenero con Biden neppure il giornale che gli è più vicino. Oggi il New York oggi attraverso l’editoriale dell’autorevole columnist Thomas L. Friedmann, amico ed estimatore del presidente, ha chiesto a Biden che si ritiri dalla corsa.

Anche i sondaggi segnalano che sarebbe meglio che il presidente gettasse la spugna. Secondo l’indagine condotta da  Morning Consult e pubblicata oggi sul sito di notizie Axios, il 60% degli elettori ritiene che Biden dovrebbe “sicuramente” o “probabilmente” essere sostituito come candidato democratico alle presidenziali dopo la sua deludente prestazione nel dibattito.

Ma Biden non sembra intenzionato a compiere un passo del genere. Quanto a sua moglie Jill, che era l’ultima Speranza dei democratici, la sola ad esercitare sul presidente un ‘assoluta influenza, è totalmente schierata dalla sua parte. E non intende muovere un dito per convincerlo a fare un passo indietro. Jill ieri era con lui e al termine del disastroso confronto con Trump, ha confortato il marito, incoraggiandolo, come rivela il NYT, a restare in gara. Avrebbe detto, secondo fonti ben informate, “E’ stata una brutta notte, passerà”-

 

 

 

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