Vaccini, Draghi: “Cercheremo coordinamento con l’Ue, altrimenti andremo da soli”

mario-draghi

di Corinna Pindaro

mario-draghi

Mario Draghi in udienza al Senato, in vista del Consiglio Europeo del 25 e 26 Marzo, ha preso in esame molti temi. In primo luogo la necessaria incrementazione della campagna vaccinale con l’obiettivo di arrivare a mezzo milione di dosi al giorno.

Mario Draghi ammonisce, poi, le Regioni ricordando che “Occorre attenersi alle priorità indicate dal Ministero della Salute evitando di trascurare gli anziani in favore di categorie che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale”. Il Premier ha, inoltre, rivolto l’attenzione alla necessità di programmare le riaperture manifestando la speranza che, in primis la scuola, possa riaprire anche nelle zone rosse dopo pasqua, quando termineranno le restrizioni attualmente disposte.

Per quanto riguarda la Campagna vaccinale Draghi ha espresso una posizione ferma: cercherà il coordinamento con l’Ue ma se non dovesse funzionare “troveremo delle risposte da soli”. Il Premier italiano pretenderà dalle case farmaceutiche il rispetto dei contratti stipulati per le forniture dei vaccini e non solo. “La nostra azione è fondata su tre pilastri: pretendere il rigoroso rispetto; sanzionare o bloccare le esportazioni; pronta sostituzione dei vaccini mancanti”, afferma Mario Draghi.

Pronto, quindi, per il Consiglio Europeo Mario Draghi spiega che le riaperture non sono solo necessarie ai nostri interventi nazionali ma servono anche su un piano sovranazionale. “Il messaggio di fiducia che deve uscire da questo Consiglio europeo -illustra il Premier- è che noi per primi dobbiamo cominciare a pensare alle riaperture in particolare e a cominciare dalla scuola”. La pandemia è un’emergenza mondiale, non solo italiana, e il ritorno alla vita prima del Covid è la sfida di tutti i Governi del mondo ” E noi abbiamo ora un atteggiamento di coloro che spronano gli altri partner e sono essi stessi consapevoli della necessità di agire urgentemente, con efficacia, senza perdere un attimo”, conclude Mario Draghi nel suo intervento al Senato.