Venezuela. Tra i desaparecidos due dissidenti politici di origini italiane. Si mobilitano Palazzo Chigi e la Farnesina

Non si hanno notizie di molti oppositori a Maduro. Dalle elezioni del 28 luglio e dall’autoproclaamazione di Maduro a presidente, il paese è scenario di manifestazioni e violenze

“Il governo italiano continua a seguire con forte preoccupazione la situazione in Venezuela, in stretto raccordo con i partner internazionali. L’Italia chiede alle autorità venezuelane di rispettare i diritti di tutti i cittadini e di procedere alla liberazione di tutti gli oppositori politici, condannando fermamente qualsiasi minaccia o privazione delle libertà civili”. E’ l’appello lanciato da Palazzo Chigi per chiedere il rilascio di Williams Davila, deputato dell’Assemblea nazionale venezuelana per il partito Azione e membro dell’istituto liberale internazionale Milton Friedman, e Americo de Grazia, ex deputato, simbolo dell’opposizione a Maduro, entrambi di origini italiane e doppia cittadinanza.

Davila, che aveva denunciato violazioni alla Costituzione da parte di Nicolas Maduro, che si è proclamato presidente, dopo le elezioni del 28 luglio,  senza fornire prove evidenti del voto a favore del suo terzo mandato, sarebbe stato sequestrato da un gruppo di uomini armati a Caracas. Di lui come di de Grazia non si hanno notizie.

E il loro caso ormai portato alla ribalta internazionale costituisce motivo di ulteriore imbarazzo per Maduro ma non è che la punta dell’iceberg di quanto sta avvenendo nel paese, dove, secondo l’on. Andrea Di Giuseppe (Fdl) sarebbero almeno un centinaio gli italo venezuelani dissidenti o membri del partito d’opposizione arrestati in Venezuela.  “È in atto un vero e proprio rastrellamento e molti di loro – ha  riferito il deputato di Fratelli d’Italia eletto nella circoscrizione estera- si stanno rifugiando nei nostri consolati.

La Farnesina sta prendendo misure importanti ed è stata costituita un’unità di crisi, il nostro presidente del Consiglio ha già preso posizioni nette, ma abbiamo bisogno di non essere lasciati soli dalla comunità internazionale, perché questi italiani vanno difesi”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato la creazione di un’apposita task force con il compito di monitorare e gestire quest’emergenza. Sul caso sono intervenuti anche numerosi esponenti politici e parlamentari tra cui il sen. Pier Ferdinando Casini, che ha ricordato in un post che fu proprio lui nel 2019 ad accompagnare de Grazia in Italia dopo la sua liberazione.

Il Venezuela da fine luglio è scenario di manifestazioi di protesta contro Maduro accusato di frode elettorale. Il Consiglio Elettorale Nazionale (Cne), controllato dal governo, ha pubblicato i risultati senza aggregazione a livello di distretto affermando che il presidente in carica ha vinto, mentre la Piattaforma Unitaria Demcratica (Pud) ,  un’alleanza di partiti di opposizione, ha rilasciato i conteggi dei voti a livello di distretto sostenendo che a vincere sarebbe stato con ampio margine contro Maduro Edmundo Gonzalez Urrutia.

 

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