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Via libera al DFP (ex Def): focus su sanità, giovani e periferie

Il Parlamento dà il via libera al DFP 2025: priorità a sanità preventiva, rigenerazione urbana e sostegno alla famiglia. Giorgetti soddisfatto, ma restano fuori le spese militari

dfpCon un doppio passaggio in Parlamento, il Documento di Finanza Pubblica 2025 (DFP ex DEF) ottiene il via libera definitivo. Alla Camera, la risoluzione della maggioranza è stata approvata con 176 voti favorevoli, 103 contrari e 4 astenuti. Il Senato ha confermato la linea con 88 voti a favore, 58 contrari e un solo astenuto. Il testo porta la firma di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati.

Sanità in primo piano: prevenzione come investimento strategico

Uno dei punti cardine della risoluzione è l’impegno per rafforzare la sanità preventiva. Vaccinazioni e screening vengono identificati come strumenti chiave per migliorare lo stato di salute della popolazione. L’obiettivo dichiarato è quello di sostenere la “resilienza sociale ed economica” del Paese, investendo in misure che possano ridurre i costi sanitari nel lungo periodo e aumentare la copertura immunitaria.

Le quattro direttrici di intervento del DFP

Il DFP impegna il governo su quattro fronti principali. Il primo riguarda l’osservanza dei limiti alla spesa primaria netta, come previsto dal nuovo Patto di Stabilità europeo. In secondo luogo, l’attenzione si sposta sulle periferie urbane: si chiede l’attuazione degli investimenti per progetti di rigenerazione urbana, con l’obiettivo di combattere emarginazione e degrado sociale.

A questi si aggiunge la promozione delle politiche per la famiglia e le nuove generazioni. Il governo è invitato ad ampliare le misure contro la crisi demografica, sostenere genitorialità e incentivare la conciliazione tra vita familiare e lavoro.

Esclusa la spesa militare: priorità diverse

Una delle assenze più rilevanti nel documento riguarda il comparto della difesa. Nonostante il contesto internazionale e il prossimo vertice NATO previsto per giugno, la risoluzione non contempla l’aumento della spesa militare né l’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale per il piano europeo di riarmo.

Giorgetti commenta da Washington: “L’Approvazione del DFP è importante”

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del documento, pur non avendo potuto partecipare al voto perché impegnato a Washington con il Fondo Monetario Internazionale. In una nota, ha ringraziato parlamentari e tecnici del MEF per il lavoro svolto, sottolineando l’importanza strategica del DFP per l’equilibrio economico del Paese.

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