Il messaggio del Capo dello Stato in occasione del ricevimento al Quirinale per il 2 giugni, pur senza menzionare direttamente l’Ucraina, risuona anche in merito al dibattito sull’invio di armi a Kiev
Durante il ricevimento al al Quirinale che precede la festa del 2 giugno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso un messaggio chiaro e fermo sul tema della pace, ribadendo che essa non può essere raggiunta a scapito dei diritti fondamentali. Il suo discorso davanti al corpo diplomatico, pur senza menzionare direttamente la guerra in Ucraina, ha sottolineato che la pace deve essere giusta e non ottenuta attraverso compromessi insidiosi come sicurezza in cambio di sottomissione, ordine attraverso la paura e repressione, o prosperità economica in cambio di sudditanza. Questo messaggio risuona anche in merito al dibattito sull’invio di armi a Kiev, un tema su cui l’Italia ha una posizione chiara di contrarietà all’utilizzo di armi per colpire il territorio russo.
Festa della Repubblica e contesto elettorale
La festa della Repubblica, quest’anno, cade in un periodo elettorale significativo, a pochi giorni dalle elezioni europee. Il ricevimento al Quirinale, con 1.500 ospiti, è un momento solenne che riflette l’attuale clima politico. Elly Schlein era assente, impegnata in un comizio a Milano, mentre Giorgia Meloni ha partecipato dopo una manifestazione a Roma. Mattarella ha ribadito il suo forte sostegno all’Europa, affermando che con il voto “consacriamo la sovranità europea”, una visione opposta a quella espressa da Meloni.
Richiami alla Costituzione e alla Liberazione
Nel suo discorso, Mattarella ha sottolineato i principi fondamentali della Repubblica e della democrazia, derivati dalla Costituzione e dalla lotta per la Liberazione. Ha ricordato che la festa della Repubblica implica una responsabilità e ha chiesto ai prefetti di garantire il diritto di riunione e di manifestazione, una necessità che, pur sembrando ovvia, è particolarmente rilevante nel contesto attuale.
Preoccupazioni internazionali
Sul fronte internazionale, Mattarella ha espresso preoccupazione per i numerosi conflitti e situazioni di violenza che affliggono l’Ucraina, il Medio Oriente e il Sahel. Ha denunciato la corsa agli armamenti della Russia e ha ribadito la necessità di un processo di pace tra Israele e Palestina, che porti a un cessate il fuoco e a una pace stabile, con il pieno riconoscimento reciproco dei due Stati. Ha sottolineato l’urgenza di attuare le richieste del Consiglio di Sicurezza per il cessate il fuoco, l’accesso umanitario a Gaza e la liberazione degli ostaggi.