di Emilia Morelli
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, il 2 giugno, ha inviato un messaggio rivolgendosi ai prefetti e ricordando che è fondamentale non disperdere le risorse offerte dal Pnrr. “Nel trentennale del Trattato di Maastricht siamo impegnati in un percorso che, con l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sta coinvolgendo in un processo di rinnovamento e sviluppo la società e le istituzioni”, ha detto Mattarella che ha sottolineato “è fondamentale non dissipare le opportunità offerte dall’afflusso di risorse dell’Unione europea, attivando riforme che possono incidere positivamente e in modo duraturo sulla vita dei cittadini. Il ruolo dei Prefetti, che operano come laboriosi attori di unità e di coesione sociale, è, ancora una volta, cruciale”.”.
Il messaggio del Capo dello Stato prosegue elogiando l’impegno profuso dai prefetti per contrastare la crisi umanitaria innescata dalla guerra in Ucraina. “Nei diversi contesti territoriali, nelle articolazioni della Repubblica, di fronte a sfide inedite e complesse, come quella dell’emergenza sanitaria e delle ripercussioni economiche e sociali delle crisi internazionali gli amministratori locali e i pubblici funzionari sono chiamati a interpretare il proprio ruolo con accresciuto spirito di servizio e con l’obiettivo di offrire soluzioni tempestive ed efficaci. Da ultimo gli sforzi posti in essere in tutta la Penisola per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina sono stati l’esempio di un approccio coerente e virtuoso. Lo straordinario impegno del sistema di Protezione Civile, delle Prefetture, delle istituzioni regionali e locali e di tutte le componenti sociali coinvolte, testimonia il vissuto del popolo italiano e la concretezza dei valori costituzionali”, ha affermato Mattarella.
A proposito della ricorrenza della Festa della Repubblica l’augurio del Capo dello Stato è che “la celebrazione del 2 giugno possa costituire per i cittadini una rinnovata occasione di riflessione sui valori costituzionali, ai quali ispirare il quotidiano contributo al servizio del Paese. Sono trascorsi settantasei anni dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando, dopo l’avventura del fascismo e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia. L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale”. E oggi, “mentre il continente europeo è colpito dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, la comunità nazionale, nella Festa della Repubblica, si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che ne fondano l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche”.
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