ADR celebra una nuova area del Terminal1 e ospita il Salvator Mundi del Bernini

L’arte arriva in aeroporto grazie all’iniziativa La nostra storia diventa futuro a cui hanno preso parte le più alte cariche istituzionali

In occasione dell’inaugurazione della nuova area d’imbarco del Terminal1 nell’Aeroporto di Fiumicino, è stato presentato questa mattina al pubblico l’evento La nostra storia diventa futuro. Tra i personaggi e le alte cariche istituzionali che sono intervenute in conferenza stampa Claudio De Vincenti, Presidente di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, AD di Aeroporti di Roma, Giampiero Massolo, Presidente Mundys, Vittorio Sgarbi, Sottosegretario di Stato alla Cultura, Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma Capitale, Francesco Rocca, Presidente Regione Lazio, Fabrizio Gallo, Direttore del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno e Matteo Salvini, Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Grazie alla proficua collaborazione tra Aeroporti di Roma e il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, per l’occasione la nuova area celebrerà anche la straordinaria presenza del busto del Salvator Mundi di Giovan Lorenzo Bernini, proveniente dalla Basilica di San Sebastiano fuori le mura, concesso in prestito dal FEC , che sarà esposta all’aeroporto di Roma-Fiumicino. «Bernini all’aeroporto Leonardo da Vinci – ha affermato Gallo – è un caso che fa storia: arte che rompe i confini tradizionale di musei e chiese. Per la prima volta non è il visitatore che va dall’opera, ma l’opera che va dal visitatore».

Inclusività e sostenibilità sono i termini messi in evidenza da Sgarbi, che ha voluto sottolineare l’importanza di questa iniziativa che favorisce il turismo e la conoscenza delle opere «La presenza di Cristo in un aeroporto che è il luogo più vicina al cielo è la speranza che Dio ci assista». Mentre è il Sindaco Gualtieri definisce il Leonardo da Vinci come una porta d’accesso per la nostra città, rimarcando la necessità di un’operazione come questa che favorisca la modernizzazione di un molo che è quello che interessa i voli più ravvicinati e che rafforza la connettività nel nostro Paese e potenzia il nostro sistema di trasporti. Infine sul Salvator Mundi: «è l’ennesima vitalizzazione di un luogo che sempre di più si allontana dalla caratteristica del “non luogo” solita negli aeroporti».

Il busto del Salvatore (Salvator Mundi) è l’ultima scultura di mano di Gian Lorenzo Bernini, eseguita nel 1679, quando l’artista aveva ormai ottant’anni, e da lui lasciata in testamento all’amica e committente la regina Cristina di Svezia. Considerato perduto, fu “riscoperto” nel 2001 da Francesco Petrucci, forse il più grande studioso vivente dell’opera del grande maestro, l’attribuzione del quale è stata largamente condivisa da gran parte degli storici dell’arte, ed è attualmente conservato nella basilica di San Sebastiano fuori le mura a Roma.