Al via l’iniziativa del Mims dedicata all’arte contemporanea, una volta al mese il Ministero mostra al pubblico la sua collezione

È stata presentata in conferenza stampa la mostra voluta dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile che promuove gli artisti italiani contemporanei

È stata inaugurata oggi, 9 giugno, Contemporaneo – L’arte contemporanea italiana in mostra al Mims, l’iniziativa voluta dal Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che aprirà le porte al pubblico una volta al mese per visite guidate alla collezione d’arte del Mims. «Ero al museo Reina Sofia di Madrid – ha raccontato il Ministro Giovannini in conferenza stampa – quando sentii dei bambini descrivere un quadro di Dalí, parlando di cose che ho iniziato a vedere solo ascoltandoli. L’arte ci permette di cambiare la nostra visione del mondo».

Già dal 2019, infatti, i luoghi della politica hanno fatto un importante passo verso l’arte grazie all’iniziativa Quirinale Contemporaneo, un’iniziativa voluta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Segretario Generale Ugo Zampetti e curata da Renata Cristina Mazzantini e nata con l’obiettivo di mostrare al pubblico l’eccellenza della creatività italiana. Anche quello del Mims è un progetto al quale gli artisti e le artiste hanno aderito con entusiasmo, condividendo in un’ottica di valorizzazione la loro arte, che sarà ospitata in alcuni uffici di Villa Patrizi. Verranno infatti esposti non solo artisti del periodo repubblicano ma anche nuove acquisizioni che mirano ad arricchire le collezioni storiche già presenti in sede.

 

Dopo il Quirinale, quindi, tocca sl palazzo di via Nomentana il compito di spalancare le porte all’arte contemporanea con 26 opere di 14 artisti italiani contemporanei.

Tra gli artisti che hanno aderito all’iniziativa ci sono Emilio Isgrò con le sue cancellature, Michelangelo Pistoletto con i suoi specchi ma anche Arnaldo Pomodoro,Chiara Dynys, Giosetta Fioroni, Giovanni Frangi, Massimo Listri, Giulia Napoleone, Alessandro Papetti, Paola Pezzi, Pietro Ruffo, Sissi, Guido Strazza e Grazia Varisco. I loro lavori sono stati installati all’ingresso dell’edificio, negli ambienti di rappresentanza, nella stanza del Ministro e negli uffici dello staff di Gabinetto, nei corridoi e negli spazi di accoglienza degli ospiti, che potranno così apprezzarne il fascino durante la loro permanenza.

Presente alla conferenza stampa di apertura della mostra anche il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ha così commentato l’iniziativa: « Investire sulla creatività dei grandi maestri e sui giovani talenti è un’idea molto intelligente che indicherà sicuramente la strada anche per altri ministeri e istituzioni italiane. Abbiamo incrementato in questi anni i capitoli di spesa per l’acquisto di opere d’arte contemporanea perché è un modo per aiutare e far conoscere la creatività italiana. Lavoreremo sempre di più su questo aspetto e l’iniziativa del Ministero indica la giusta direzione».

Una direzione che si inserisce in un’ottica di valorizzazione della cultura e degli artisti italiani, che, secondo recenti indagini svolte, come l’ultimo report redatto da Arte Generali, sono poco conosciuti all’estero e hanno per questo necessità di essere sostenuti e promossi in tutto il mondo. «L’Italia – aveva affermato proprio il Ministro Franceschini nell’incontro di marzo a Palazzo Bonaparte – ha avuto formidabili talenti ma è mancato un investimento accurato sulla creatività contemporanea negli ultimi sette decenni. Occorre rendere competitiva l’arte contemporanea nel mondo, c’è molto da fare ma oggi è necessario investire in cultura, sopratutto in questo momento di ricostruzione» Il nostro Paese ha un ricco passato storico artistico ma il suo patrimonio non si limita alle vestigia della sua gloriosa fama ma può vantare un numero importante di artisti con una produzione contemporanea inviabile da tutto il mondo. L’arte ha bisogno di fondi per poter continuare la sua ricerca costante all’insegna dell’arricchimento intellettuale e culturale del nostro Bel Paese.

A confermare questi intenti ancora il Ministro Giovannini che spiega: «Questo è un Ministero che si confronta ogni giorno con la visione del futuro, perché costruiamo infrastrutture sostenibili a beneficio della collettività. L’idea di esporre opere nella sede del Mims ha lo scopo di mostrare a chi frequenta il ministero e al pubblico in generale l’espressione dell’eccellente creatività italiana del periodo repubblicano e di arricchire le collezioni storiche già presenti in sede, esaltandone il pregio».

Info: www.mit.gov.it/comunicazione/news