All’Auditorium Conciliazione la XVI edizione di Ritratti di Poesia

Il 14 aprile all’Auditorium Conciliazione a Roma viene presentata la XVI edizione di Ritratti di Poesia, promossa e organizzata da Fondazione Roma in collaborazione con InventaEventi Srl. La manifestazione nasce nel 2006 da un’intuizione e dalla volontà dell’allora Presidente della Fondazione Roma, il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, oggi Presidente Onorario, e vede alternarsi sul palco poeti da tutto il mondo. Per dieci ore consecutive si alternano nella giornata letture di oltre 30 poeti internazionali, incontri con case editrici e riviste letterario e riviste letterarie e brevi inserti di confronto con altre espressioni artistiche, tra cui la canzone d’autore e le arti figurative.

Tra le novità di questa edizione, il sito ritrattidipoesia.com, in cui viene raccolto il materiale delle edizioni della rassegna dal 2006 a oggi e in cui, progressivamente, verranno messe online video e contributi critici.

La manifestazione è anche l’occasione per presentare il sesto libro del Professor Emanuele, Versi in Cammino, una nuova raccolta di liriche che in cui l’autore definisce la poesia come  “l’unico sentimento che dona ragione al mio vivere”. Un sentire, quello poetico, che per Emanuele diventa necessità interiore. Scrive sul Tempo il curatore Gabriele Simongini: “la sua poesia diventa fonte di grazia, di luce e di bellezza, il segreto profondo di ogni azione benefica e dell’esistenza di Emanuele così piena di sensibilità e lungimiranza”. «La poesia che cammina aspira ad andare nel cuore di chi legge», ha affermato difatti Emanuele, che durante la mattina è intervenuto nell’ambito dell’iniziativa Di penna in penna e che ha conferito personalmente a Vivian Lamarque il Premio Fondazione Roma – Ritratti di Poesia e a Tess Gallagher il Premio internazionale Fondazione Roma – Ritratti di Poesia. «È sempre un momento di gioia profonda – ha aggiunto il Presidente Onorario – e di commozione sincera annunciare ogni anno la giornata dedicata alla poesia. In un contesto così difficile e drammatico in cui prevalgono i rumori violenti delle guerre, dei contrasti e delle grida degli afflitti della terra, diventa sempre più vitale cercare dei momenti per fare silenzio dentro di sé e lasciare spazio al cuore, alla profondità delle emozioni ed esperienze personali». Ritratti di poesia, negli anni, ha voluto rivolgersi sempre di più ai giovani con l’obiettivo di sensibilizzarli e avvicinarsi a una forma d’arte e a un linguaggio che rischia di essere messo da parte nella frenetica società contemporanea. E difatti, quest’anno, si è dato ancora spazio al progetto “Caro poeta”, dedicato ai licei romani e tra gli appuntamenti, alla premiazione del concorso Ritratti di poesia.280 e Ritratti di poesia.si stampi (per i giovani di massimo 30 anni che non abbiano mai pubblicato in precedenza), conferiti rispettivamente a Lorenzo Patàro vince “Ritratti di poesia.280” e ad Anna Paradisi.

Un’importante sezione della rassegna – “Poesia sconfinata“ – è inoltre dedicata ad autori e autrici stranieri mentre, tra le iniziative più significative di questa edizione, due importanti mostre fotografiche che accendono una luce sui fatti di attualità e in particolare sulla condizione della donna. La prima, RisVolti: l’altro Iran, è dedicata alle attiviste iraniane che da anni lottano per promuovere un cambiamento radicale in patria. In particolare, a coloro che con coraggio si espongono in prima linea noncuranti dei rischi. Come donne, rappresentano la parte della popolazione più vessata dal regime, ma come tali, incarnano anche la forza propulsiva del rinnovamento nella lotta per un Iran civile e democratico. Nella seconda mostra, Inside Burqa, Stefania Rosiello, dopo la caduta di Kabul nell’agosto 2021, ha immaginato come sarebbe cambiata la sua vita di donna se fosse stata afghana, e come fotografa ha cercato di “capire” il burqa da dentro, fotografando per 6 mesi solo attraverso quel piccolo spiraglio. Quello che ha visto è stato il mondo squarciato, come una tela di Fontana. Il risultato è stato un senso di claustrofobia e costrizione. Tra gli appuntamenti quelli con Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, sul Premio Strega Poesia, quello con Luca Mastrantonio, autore dalla rubrica su 7 – Corriere della sera ‘Ufficio poesie smarrite’, e, infine, un importante confronto con l’artista Emilio Isgrò, che con le sue “cancellature” è diventato uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti e prestigiosi a livello internazionale. Un incontro che intreccia la parola e l’arte figurativa.