Annullato il confronto tra Meloni e Schlein: non c’è la maggioranza richiesta dall’ Agcom

Bruno Vespa, che avrebbe dovuto ospitare il confronto,  ha commentato la vicenda con amarezza, sottolineando che questo avrebbe rappresentato il primo confronto tra due donne ai vertici del governo e dell’opposizione italiana

La Rai ha cancellato il confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, programmato per il 23 maggio nello studio di Bruno Vespa. La decisione è stata presa dopo le osservazioni dell’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), sollecitate da Barbara Floridia, che ha sottolineato la necessità di rispettare le condizioni di par condicio. Il problema è nato perché solo quattro delle otto liste parlamentari avevano accettato l’invito, rendendo impossibile per Vespa mantenere l’equilibrio rappresentativo richiesto.

Bruno Vespa ha commentato la vicenda con una nota in cui esprime amarezza per l’annullamento del duello, sottolineando che questo avrebbe rappresentato il primo confronto tra due donne ai vertici del governo e dell’opposizione italiana. Vespa ha criticato la situazione, affermando che tutte le forze politiche hanno sempre avuto spazio nelle sue trasmissioni e ha riportato che i quattro partiti favorevoli al confronto rappresentano il 63.32% delle forze parlamentari. Ha anche invocato una revisione delle regole della par condicio, sostenendo che la loro esasperazione non giova a nessuno.

Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, ha espresso soddisfazione per l’annullamento del programma, ribadendo l’importanza del rispetto delle regole per il corretto svolgimento del dibattito democratico. Alessandra Maiorino, collega di partito di Floridia, ha invece attaccato Vespa più duramente, accusandolo di un falso femminismo e sottolineando che la decisione rappresenta una vittoria della democrazia e del diritto alla corretta rappresentanza delle forze politiche. Ha anche criticato Vespa per la scelta degli ospiti in una precedente puntata dedicata all’aborto, dove erano presenti solo uomini.

Questa vicenda mette in luce le tensioni e le sfide legate alla gestione della par condicio nei media italiani, sollevando questioni importanti sulla rappresentanza politica e le dinamiche del dibattito pubblico.

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