Approvato il decreto Proroghe, cade l’obbligo di smart working per il 50% della PA

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cdm-emana-decreto-proroghedi Carlo Longo

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Proroghe, in cui sono inserite nuove regole per lo smart working nella PA e nuove scadenze per il rinnovo dei documenti scaduti durante la pandemia. Il testo approvato è composto da 11 articoli, non vi sono ricomprese però la proroga della sospensione delle cartelle esattoriali nè gli interventi sulle concessioni balneari che sono programmati per essere disciplinati in un decreto ad hoc.

Per le carte di identità e altri documenti di riconoscimento scaduti durante l’emergenza coronavirus il decreto Proroghe fissa il termine al 30 settembre per il rinnovo. Il termine precedente, già frutto di un rinvio per causa Covid, sarebbe scaduto 30 aprile.

Nel decreto viene abolito l’obbligo di lavorare in  smart working per almeno il  50% dei dipendenti della Pubblica amministrazione. Viene, quindi, soppressa la determinazione a monte di una quota di lavoro da casa per i dipendenti pubblici, come invece è stato imposto nel pieno dell’emergenza coronavirus per evitare i contagi. Le norme sul golden power, rafforzate sempre come conseguenza della pandemia, verranno prorogate fino al 31 dicembre 2021. La scadenza precedentemente prevista per a il 30 giugno.

Nel provvedimento non hanno trovato spazio le concessioni balneari. La questione non è stata discussa dal Cdm e non sarà quindi inserita nel dl Proroghe,  a quanto si apprende il governo starebbe pensando a una norma specifica sulle spiagge. Su questo punto in Italia pesa una procedura d’infrazione dallo scorso dicembre, dopo che il governo Conte aveva prorogato le concessioni fino al 2033 attraverso il decreto Rilancio. In attesa delle riforma in termini di concessioni il governo sta elaborando anzitutto la promulgazione di una norma ponte per rimettere in regola il Paese.

Altro grande escluso, di cui manca ogni riferimento nel decreto sono le cartelle esattoriali. La norma che ne prevedeva la sospensione risulta infatti in scadenza il 30 aprile. A far data da lunedì 3 maggio, l’Agenzia delle entrate potrebbe quindi inviare nuovamente gli avvisi per quanto dovuto ai contribuenti. Il governo probabilmente però ha intenzione di prolungare la sospensione fino  alla fine dello stato di emergenza, al 31 luglio. In proposito potrebbe o emanare un provvedimento specifico oppure inserire la misura decreto Sostegni bis, che dovrebbe essere approvato la prossima settimana.

 

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