di Carlo Longo
“La Russia ha vergognosamente violato i principi base della carta dell’Onu invadendo l’Ucraina”, queste le parole che non lasciano adito a fraintendimenti pronunciate dal presidente americano Joe Biden durante l’assemblea Onu. “Le azioni della Russia in Ucraina fanno gelare il sangue” , ha continuato Biden evidenziando la brutalità della guerra in Ucraina con “attacchi alle scuole, le stazioni ferroviarie, ospedali e centri storici e culturali”. Il presidente americano ha fatto anche riferimento al ritrovamento delle fosse comuni, “con corpi che mostrano segni di torture: questa guerra è per eliminare il diritto dell’Ucraina ad esistere come Stato, semplicemente il diritto dell’Ucraina ad esistere come popolo. E’ per questo che 141 nazioni dell’Assemblea Generale si sono unite per condannare in modo non equivoco la guerra della Russia contro l’Ucraina”.
Il duro intervento del presidente Usa si colloca temporalmente subito dopo l’annuncio del presidente russo, Vladimir Putin, della mobilitazione di 300 mila riservisti per portare avanti la guerra. Putin ha fatto “minacce nucleari spericolate e irresponsabili” ha aggiunto Biden.
Per quanto riguarda la posizione degli Stati Uniti, il presidente ha ribadito la volontà che la guerra finisca al verificarsi di condizioni giuste e condannato le ambizioni “imperiali” di Mosca un quanto “mettono a rischio tutto ciò per cui lottano le Nazioni Unite”. Biden ha, poi, proseguito sottolineando la necessità che venga riformato il Consiglio di sicurezza Onu e soprattutto il sistema paralizzante dei veti, si è detto inoltre favorevole all’aumento del numero dei Paesi membri permanenti e non. “Una guerra nucleare non può essere mai vinta e non deve essere combattuta. Non vogliamo conflitti, non vogliamo una nuova guerra fredda” ha affermato Joe Biden.
L’intervento di Biden è andato avanti con l’analisi dei dossier cinese e iraniano. “Permettetemi di essere diretto a proposito della competizione tra Usa e Cina: gli Stati Uniti non stanno cercando il conflitto né la guerra fredda con la Cina”, ha assicurato. Gli Usa restano impegnati nella loro politica “One China”, ha dichiarato il presidente americano dopo che nei giorni scorsi aveva minacciando di difendere Taiwan con l’esercito americano in caso di attacco senza precedenti. Il presidente americano si è detto contrario a cambiamenti unilaterali da entrambe le parti e ha ribadito che Washington cerca di promuovere la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan. Infine, Biden rivolgendosi all’Iran ha concluso: “Gli Usa non consentiranno all’Iran di acquisire l’arma nucleare. Gli Stati Uniti sono al fianco delle coraggiose donne iraniane”.
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