Assicurazioni: Intervista a Manzella “dobbiamo rendere più forte e competitivo questo settore”

di Francesco Negri

Gian Paolo Manzella è il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico  e in questo Governo è forse la persona che di più ha seguito le complesse dinamiche del mondo assicurativo. A lui abbiamo posto una serie di domande per meglio capire quali siano state fin qui le priorità del Governo e anche per fare chiarezze su alcune questioni cruciali quali il ruolo del Preventivatore o sulla delicata questione della RCauto. Manzella ha cominciato il suo ragionamento con una riflessione generale sul comparto.

“Il settore delle assicurazioni è centrale nell’economia italiana. Centrale prima di tutto nella vita di cittadini e imprese per la protezione dai rischi. Centrale perché le 214 aziende del settore con sede in Italia – con una importante presenza europea – occupano 46000 soggetti Centrale perché è una leva finanziaria importantissima che in altri ordinamenti è messa pienamente a sostegno delle esigenze di sviluppo.. Una centralità che emerge ancor di più in un momento come questo che vede la questione del rischio ‘nella vita’ di cittadini e degli operatori dell’economia. Il nostro compito è rendere più forte e competitivo questo settore, più pronto a sostenere l’economia reale trovando le migliori forme per canalizzare le risorse del settore verso il nostro tessuto di impresa o le infrastrutture, più capace di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di imprese, consumatori, del sistema nel suo complesso. Il tutto in un dialogo continuo con le istituzioni come l’IVASS e l’Antitrust e con le associazioni di consumatori e imprese”.

Quali  i dossier sui quali si lavora al Ministero?

Ci sono diversi temi sul tavolo, ai quali va dato il massimo impulso perché spesso fermi da tempo per la loro complessità. Penso prima di tutto all’Arbitro Assicurativo: un istituto di matrice europea, che ci riconduce ai meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie presenti in settori come quello bancario e finanziario. Un tema essenziale in un settore ad alta litigiosità, con una enorme mole di cause pendenti nazionali, con stime che indicano quasi 34 mila reclami pendenti nei nostri tribunali: di cui 11.700 per controversie sui “contratti di assicurazione”, 22.000 sulla liquidazione sinistri e 3.100 per controversie legate alla RC sanitaria.

Su questo dossier siamo in fase avanzata, con una soluzione che tiene insieme diverse esigenze e delinea una figura arbitrale capace di adattare la sua composizione alle diverse tipologie delle liti e, al contempo, ‘filtro’ efficace per selezionare le controversie che debbono seguire la strada alternativa e quali invece devono seguire la giurisdizione ordinaria. Sono convinto che nei prossimi 3-4 mesi si arriverà alla istituzione dell’Arbitro.”

Su altri punti?

I decreti attuativi della legge Gelli – la n. 24 del 2017 – sono entrati finalmente in fase di definizione. La norma – che introduce nuove forme di responsabilità e prevede un fondo di garanzia per danni da responsabilità sanitaria – disciplina all’art. 10 il tema delle polizze di assicurazione per il personale sanitario e le forme di autoassicurazione per le strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private. I decreti – che servono a dare effettiva attuazione a queste norme – sono in via di definizione. Dopo le osservazioni delle Regioni seguiremo l’iter previsto dalla norma: concerto formale interministeriale, informativa agli stakeholders, passaggio in Consiglio di Stato. E, poi, la pubblicazione. Anche qui qualche mese per terminare la procedura“.

Poi c’è la questione della definizione della Tabella Unica Nazionale sulle c.d. Macro lesioni Permanenti.

La Tabella unica indicherà i criteri – finalmente uniformi in tutto il Paese – con cui definire l’entità del risarcimento dei danni non patrimoniali da invalidità permanente. E questo sia per il settore RC auto, sia per la responsabilità sanitaria. E’ un intervento atteso dal 2006 e che ha una funzione essenziale: dà certezza rispetto ad eventi tragici della vita. Abbiamo avviato il 13 gennaio una consultazione pubblica sullo schema di decreto che ha coinvolto, per ora, i consumatori, l’industria assicurativa e le strutture sanitarie. La consultazione si conclude il 28 gennaio. Da qui andremo avanti per finalizzare il provvedimento, prima di tutto coinvolgendo le altre amministrazioni: Ministero della Salute e della Giustizia.”

Su Enti del Terzo Settore e Preventivatore a che punto siamo?

Sul primo punto – quello della situazione assicurativa degli Enti del Terzo settore – il decreto è in fase di finalizzazione. E’ stato trasmesso al Ministero del lavoro lo scorso 24 novembre e consentirà di tutelare dal punto di vista assicurativo in maniera più completa tutti i soggetti che operano in tale ambito, inclusi i volontari a titolo occasionale”.

E sul nuovo Preventivatore?

A marzo 2020 abbiamo definito la polizza standard RC Auto e a gennaio abbiamo definito lo  standard telematico per l’offerta telematica. Al 30 aprile tutte le compagnie dovranno mettere a disposizione dei clienti questo modello secondo il modello del Nuovo Preventivatore. Questo significa che dal 30 aprile tutte le compagnie di assicurazione offriranno on line ai propri clienti la polizza base. In questo modo i consumatori potranno scegliere in piena trasparenza ed in modalità semplice, l’offerta più vantaggiosa per loro.”

Ultima questione: RC Auto

Guardi io quello che penso sulla situazione della RC Auto dobbiamo affrontare il tema in maniera sistemica: intervenire sulle cause per cui l’Italia ha ancora, nonostante un trend in discesa, i prezzi medi tra i più alti in Europa, perché abbiamo tassi di evasione molto elevati, con 2,6 milioni di veicoli non assicurati o un sistema antifrode ancora da implementare. Penso, anzi, che noi dobbiamo avere un tavolo aperto a regolatori e operatori in cui tutte le questioni relative al tema siano affrontate in maniera coordinata e sistemica. Per questo ritengo di rispondere positivamente alle richieste che mi vengono da diverse componenti del settore assicurativo per creare un tavolo di confronto dove verificare se il nostro sistema RC Auto sia effettivamente in linea con le indicazioni europee sul punto. Non solo. Tale momento di confronto può essere anche il luogo per eventuali ulteriori suggerimenti diretti a migliorare l’efficienza del settore e a coglierne tutto il potenziale per la nostra economia”.

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