Attentato Mosca. Nonostante l’Isis, Putin accusa l’Ucraina

Nonostante la doppia rivendicazione fatta dall’Isis all’attentato a Crocus City Hall , il presidente  Vladimir Putin ha chiamato in causa l’Ucraina. E’ lí, che secondo l’intelligence russa erano pronti a rifugiarsi i quattro presunti autori dell’attacco arrestati dalle forze di sicurezza di Mosca dopo una serrata caccia all’uomo. Kiev li avrebbe accolti e resi irreperibili.

Questa l’ipotesi degli 007 di Mosca, che la leadership ucraina ha respinto con forza.“Qualsiasi tentativo di collegare l’Ucraina all’attacco terroristico è assolutamente insostenibile”, ha dichiarato Mikaylo Podolyak, consigliere del presidente Volodymir Zelensky. Oltre ai quattro, la Fsb, il servizio segreto interno russo, ha riferito di aver fermato nella regione di Bryansk altri sette uomini, con passaporto tagiko, sospettati di essere terroristi e di essere coinvolti nella strage di ieri sera, anche loro in fuga verso il confine con l’Ucraina.

Intanto uno dei quattro attentatori arrestati in un video diffuso dall’agenzia Ria Novosti,  ha ammesso di aver partecipato all’attacco in cambio di un milione di rubli e di essere stato reclutato da un predicatore online.

 

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