di Carlo Longo
Si è trovata l’intesa per scongiurare i blocchi dei camionisti e gli evidenti rischi di approvvigionamento connessi. L’intesa è stata raggiunta grazie ad un tavolo sull’autotrasporto che si è tenuto al ministero delle Infrastrutture, secondo quanto si legge in una nota del Mims governo e associazioni “si sono impegnate a scongiurare contestualmente anche il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto, a garanzia della prosecuzione senza soluzione di continuità delle attività”. In proposito la viceministra Teresa Bellanova ha sottolineato: “Siamo impegnati a dare risposte, il lavoro prosegue – ha detto Bellanova – nel protocollo ci sono i punti qualificanti per dare nuovo slancio al settore”.
L’accordo, una volta sottoscritto, tra le imprese di autotrasporto e la cosiddetta committenza si propone di trovare un punto di equilibrio. “ “Innanzitutto, il rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante elemento essenziale del contratto di trasporto ed i costi indicativi di riferimento, aggiornati almeno trimestralmente dal Ministero”, ha detto la Bellanova continuando, “Quindi i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto”, anche “mediante il coinvolgimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori”.
Il protocollo recherà la firma di entrambi i dicasteri interessati, Mims e Mef, del Decreto interministeriale per la ripartizione condivisa con le Associazioni di categoria per il triennio 2022-2024 del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, che dunque adesso attende il via libera della Corte dei Conti. Oltre che “l’accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti”.
Bellanova, ancora prima di sedere al tavolo di confronto si era detta preoccupata per il caro carburante che “rischia di strozzare un segmento strategico per il paese – come quello dell’autotrasporto – ripercuotendosi su altri settori ugualmente essenziali e di prima necessità”. Bellanova si è detta favorevole ad un intervento sulle accise “non più rinviabile”, misura che determinerebbe una riduzione del costo della benzina strategico per il settore dell’autotrasporto.
Massimo Stronati, presidente dell’associazione Confcooperative e presente al tavolo di confronto ha espresso parere favorevole all’introduzione di un prezzo calmierato alla pompa con abbattimento del costo delle accise e sostegno alla liquidità delle imprese, con moratoria sui mutui e leasing. “L’aumento del costo del carburante e dell’energia, determina un impatto preoccupante in settori strategici quali l’autotrasporto merci e logistica, ed il trasporto persone. Elementi che hanno ripercussioni su tutti i settori produttivi”, ha affermato Stronati invocando a nome di Confcooperative “un credito di imposta del 30% immediato sul gasolio, ma soprattutto che si adotti la regola che vige per gli aerei: che il maggior costo sia ribaltato in fattura”.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati