Caso Trump- Nato, Borrell: “L’Alleanza non può farsi influenzare dalle decisioni del presidente Usa”

Il discorso di Donald Trump su Putin e l’Ucraina è stato fermamente condannato in quanto considerato in contrasto con la natura stessa della Nato

di Carlo Longo

La posizione di Donald Trump sulla NATO, che ha scatenato l’indignazione di molti leader dell’alleanza e diplomatici di alto livello, rappresenta un percorso in contrasto con i principi fondamentali dell’organizzazione. Fonti interne all’Alleanza hanno evidenziato come il punto di vista del candidato repubblicano comprometta di fatto l’anima dell’alleanza espressa nell’Articolo 5.

Inoltre, dicono le stesse fonti, Trump sbaglia a pensare che gli alleati europei non stiano investendo abbastanza in difesa. Infatti, questi paesi stanno aumentando progressivamente i loro bilanci per la difesa. È una procedura che può richiedere tempo, come nel caso della Germania, che prevede di raggiungere il 2% del PIL di spesa per la difesa entro il 2024, potenzialmente superando persino tale obiettivo.

In reazione alle dichiarazioni di Trump, il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha messo in luce l’importanza della difesa europea: “Non entrerò nella campagna elettorale americana. Non condivido quello che ha detto Trump, ma non è mio compito interferire nelle elezioni statunitensi”, ha dichiarato Tajani, sottolineando l’importanza del rapporto strategico transatlantico con gli USA per l’Europa, indipendentemente da chi sarà il presidente.

Borrell, l’alto rappresentante UE per la Politica Estera, ha espresso una posizione simile, affermando che l’alleanza NATO non può essere influenzata dall’umore del candidato alla presidenza degli Stati Uniti, anche qualora risultasse vincitore. “Permettetemi di essere sarcastico. Durante questa campagna” presidenziale americana, “vedremo e ascolteremo molte cose. Siamo seri. La Nato non può essere un’alleanza militare ‘à la carte’. La Nato non può essere un’alleanza che funziona a seconda dell’”umore” del presidente degli Stati Uniti in quei giorni. Non è ‘ora sì, domani, no’…. Esiste, o non esiste”, ha detto Borrell ai giornalisti quando gli è stato chiesto di commentare le osservazioni di Trump.

Il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha ulteriormente accentuato le critiche, sottolineando che affermazioni come quelle di Trump servono solo gli interessi di Putin e rendono più pressante per l’Europa l’investimento nella propria difesa.

Intanto, la Commissione Europea si sta preparando internamente a tutte le possibili conseguenze delle elezioni presidenziali americane, incluso l’eventuale impatto sul commercio in caso di vittoria di Trump. Arianna Podestà, Viceportavoce capo della Commissione, ha affermato che stanno attivamente lavorando a diversi scenari, senza fornire ulteriori dettagli al momento.

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