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di Emilia Morelli
Arriva l’ok all’unanimità del Cdm per la road map contenente le disposizioni per allentare le misure anti-covid a partire da aprile, dopo la fine dello stato di emergenza prevista per il 31 marzo. Le restrizioni dovranno essere eliminate gradualmente, ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi aggiungendo, “come avevo anticipato alla fine dello scorso anno, l’obiettivo del governo era il ritorno alla normalità, a riconquistare la nostra socialità. Credo che i provvedimenti approvati oggi riconoscano che questo è uno stato a cui siamo arrivati”.Il premier, nel corso della conferenza stampa non ha mancato di “ringraziare tutti gli italiani per l’altruismo e la pazienza dimostrata in questi anni. Noi siamo spesso percepiti con scarso senso civico e invece siamo stati bravissimi in questa pandemia, occorre andare fieri”.
Secondo il nuovo decreto riaperture dal 1 aprile cade l’obbligo di Super green pass nei luoghi di lavoro per gli over 50. In linea generale per chi abbia superato la soglia d’età in linea generale resta in vigore l’obbligo vaccinale ma nei luoghi di lavoro sarà necessario esibire solo il certificato base fino al 30 aprile. Le misure sono disposte anche per rilanciare il turismo, a partire dal 1 aprile decadrà l’obbligo del Green pass per ristoranti, bar all’aperto e hotel. Il certificato verde rimane però in alcuni ambiti fino al 30 aprile mentre dal 1 maggio non sarà più necessario esibirlo. Anche sui mezzi di trasporto non sarà più richiesto il Green pass permanendo solo l’obbligo di indossare la mascherina. Dall’ 1 aprile decade, inoltre, il limite alle capienze delle strutture per le quali tornerà al 100%. L’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario ed Rsa, mentre a partire dal 15 giugno decadrà l’obbligo vaccinale per gli over 50. Finisce, inoltre, il sistema a colori delle Regioni.
A partire dal 1 maggio per poter accedere a ristoranti e locali al chiuso non sarà più necessario detenere il Green pass. Sul punto la Lega ha presentato apposita istanza in cui si chiedeva di anticipare al 15 aprile l’addio al certificato vaccinale ma l’istanza è stata rifiutata.
Nuove disposizioni sono state introdotte anche in relazione alle quarantene, in particolare è previsto lo stop alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid e dal 1 aprile dovrà rimanere in isolamento solo chi ha contratto il virus mentre chi ha avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza. Anche per le quarantene decadrà la distinzione tra vaccinati e non.
Dal 1 aprile terminando lo stato di emergenza Covid decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario. “Le funzioni esercitate da Commissario straordinario per l’Emergenza saranno in carico ad una unità in una fase di pandemia che ci accompagnerà fino al 31 dicembre, poi andranno al Ministero della Salute”, ha spiegato sul punto il ministro della Salute Roberto Speranza. A lungo termine, tuttavia, il governo si dice consapevole che “un’altra pandemia potrebbe rivelarsi importante anche tra qualche tempo”. Per questo, “tutta la struttura” tenuta in piedi in questi due anni di pandemia non verrà smantellata, ma acquisterà “un carattere di ordinarietà”. Così, spiega Draghi, “se ci saranno sviluppi della curva epidemiologica che richiederanno interventi, si potranno fare con le strutture esistenti”.
Per quanto riguarda le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e Rsa sono consentite fino al 31 dicembre 2022 solo con il Super Green Pass mentre la possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato, è prorogata al 30 giugno 2022, così come lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.