Cdm, il decreto Svuotacarceri proposto da Nordio: “No a sconti di pena, si a misure alternative”

L’iniziativa, promossa dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, è  L’iniziativa è divenuta urgente con l’arrivo dell’estate, poiché il sovraffollamento carcerario e le alte temperature aggravano le condizioni di vita dei detenuti

CARLO NORDIO MINISTRO GIUSTIZIA

Oggi, 3 luglio, si è tenuta una riunione tecnica a Palazzo Chigi alle 11:00, seguita dal Consiglio dei ministri alle 17:00, per discutere il decreto “Svuotacarceri”. L’iniziativa, promossa dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, è diventata urgente con l’arrivo dell’estate, poiché il sovraffollamento carcerario e le alte temperature aggravano le condizioni di vita dei detenuti. Al 30 giugno, le carceri italiane ospitavano 61.480 persone, contro una capacità di 51.234 posti.

Direzioni del Governo per Affrontare il Problema

Il decreto legge sulle «misure urgenti in materia penitenziaria, penale e per l’efficienza del processo penale nonché in materia di diritto ed esecuzione civile» si muove in tre direzioni principali. La prima riguarda le misure alternative per reati lievi e per i detenuti tossicodipendenti. Nordio ha dichiarato che sarà incentivata l’esecuzione penale esterna per queste categorie, utilizzando strutture diverse dalle carceri per ridurre il sovraffollamento. La seconda direzione è evitare gli abusi della carcerazione preventiva. Nordio ha sottolineato che circa il 20% dei detenuti sono in attesa di giudizio, molti dei quali alla fine vengono assolti, indicando un abuso della carcerazione preventiva. La custodia cautelare sarà emessa da un organo collegiale previo interrogatorio di garanzia, limitando così l’uso improprio della carcerazione preventiva. La terza direzione è far scontare la pena nei Paesi d’origine per i detenuti stranieri, che costituiscono circa 20.000 del totale. Il governo intende promuovere accordi con i Paesi d’origine per far scontare lì le pene, alleviando così il sovraffollamento.

Suicidi e Condizioni Carcerarie

Il sovraffollamento e le pessime condizioni carcerarie sono tra le cause dei suicidi in cella, che hanno raggiunto cifre record nel 2024. Al primo luglio, si sono registrati 49 suicidi tra i detenuti e 5 tra gli agenti penitenziari dall’inizio dell’anno, con una media di quasi una morte ogni due giorni. Nordio ha sottolineato che il decreto non prevede sconti di pena, ma misure strutturali per migliorare la gestione delle carceri.

Dichiarazioni di Nordio e Possibili Risultati

Nordio ha chiarito che chiamare il decreto “Svuotacarceri” è improprio e ha ribadito che l’iniziativa è stata arricchita con ulteriori provvedimenti. Il decreto mira a combattere il sovraffollamento incentivando l’esecuzione penale nelle comunità e migliorando l’efficienza del processo penale. Secondo il ministro, la custodia cautelare emessa da un organo collegiale dovrebbe limitare gli abusi e alleggerire il sistema carcerario.

Il governo spera che le misure proposte nel decreto possano iniziare a mostrare benefici nel breve termine, migliorando la situazione nei penitenziari italiani e risolvendo il problema del sovraffollamento e delle pessime condizioni di vita per i detenuti.

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