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Cei, il cardinale Matteo Zuppi è il nuovo presidente: “Farò del mio meglio”

di Corinna Pindaro

Il nuovo presidente dei vescovi italiani designato da Papa Francesco è il cardinale Matteo Zuppi, 66 anni arcivescovo di Bologna. Il papa ha scelto in maniera concorde al risultato espresso dalla votazione dell’assemblea generale della Cei che aveva identificato nel cardinale Zuppi il candidato più votato tra i tre nomi da sottoporre al Papa, seguito da Paolo Lojudice, cardinale di Siena,  e da monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale. L’annuncio della nomina di Zuppi è stato dato dal presidente uscente, Gualtiero Bassetti.

“Ringrazio il Signore per la fiducia e ringrazio anche voi per la fiducia. Sono rimasto colpito dalle parole di Bassetti, comunione e missione. Sono le stesse parole che sento nel cuore per questo mandato. Cercherò di fare del mio meglio, ce la metterò tutta. Restiamo uniti nella sinodalità, nella comunione, nella preghiera”, ha detto il cardinale Zuppi rivolgendosi ai vescovi riuniti in assemblea.

Matteo Zuppi è un romano che ha lungamente prestato la sua opera di carità all’interno della Comunità di Sant’Egidio, dopo aver incontrato nel corso degli studi al Liceo Classico Virgilio il fondatore dell’Associazione, Andrea Riccardi.  Zuppi si è speso per tutta la gioventù nelle varie attività  di sostegno delle persone svantaggiate promosse dalla Comunità: dalle baraccopoli romane ai malati terminali, dai senzatetto ai tossicodipendenti, dagli anziani agli immigrati. Zuppi ha conseguito il diploma di Laurea in lettere e Filosofia alla Sapienza, ha poi ottenuto il baccellierato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Dapprima è divenuto parroco della basilica romana di Santa Maria in Trastevere, dove vi rimase per dieci anni. Rivestì il ruolo di assistente ecclesiastico generale della comunità di Sant’Egidio: fu mediatore in Mozambico nel processo che portò alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile. Nel 2012, dopo due anni come parroco a Torre Angela, Benedetto XVI lo nominò vescovo ausiliare di Roma. Francesco lo ha scelto come arcivescovo di Bologna nell’ottobre 2015 e quattro anni più tardi, il 5 ottobre 2019, lo ha creato cardinale.

Francesco non era vincolato al numero di preferenze espresso dall’assemblea ma, come accadde per Bassetti nel 2017, ha nominato il candidato più votato. “Il cardinale Biffi diceva che solo i matti vogliono diventare vescovi, si potrebbe dire che quelli ancora più matti vogliono diventare capi dei vescovi. I vescovi devono indicare qualcuno che sentano che faccia unità e possa rappresentarli tutti, aiutando la Chiesa italiana a continuare il cammino degli ultimi decenni e il cammino sinodale iniziato l’anno scorso. Vediamo che cosa decideranno i vescovi nella terna che indicheranno al Papa e cosa deciderà il Papa”, aveva detto Zuppi prima della votazione quando aveva saputo di essere il favorito.

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