Sette statuette, oltre che per il miglior film e per la migliore regia, anche per la fotografia, il montaggio, il suono, per la produzione e gli effetti visivi. La 69esima edizione dei David di Donatello è stato un vero e proprio trionfo per “Io capitano” di Matteo Garrone, che racconta l’odissea Seydou e Moussa che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un capolavoro che ha vinto il Leone d’Argento a Venezia ma è stato ingiustamente snobbato dalla giuria degli Oscar.
Secondo in classifica , con sei David, “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi (migliore attrice protagonista e il miglior esordio alla regia) che ha raccontato il riscatto di una donna, madre e moglie nella Roma del dopoguerra alla vigilia della nascita della Repubblica dalle ceneri del fascismo.
Al terzo posto con cinque riconoscimenti “Rapito” di Marco Bellocchio, che nel suo film rievoca un episodio del 1858, quando un giovane ebreo di Bologna fu rapito dai soldati papali perché battezzato segretamente dalla balia.
“Palazzina Laf” di Michele Riondino, film di impegno civile ambientato all’Ilva di Taranto nel 1997, ha ottenuto tre statuette, una per il miglior attore protagonista, lo stesso Riondino, e un’altra per il migliore attore non protagonista andata a Elio Germano, e una per la canzone originale a Diodato che dedica il premio alla “mia terra e a Taranto, una città che soffre”.
“Adagio” di Stefano Sollima, ultima parte della trilogia criminale, ottiene invece il David al compositore (Subsonica). Delusione infine per “La Chimera” di Alice Rohrwacher, viaggio poetico negli anni ’80, nel mondo clandestino dei “tombaroli”; per “Comandante” di Edoardo De Angelis sulla figura di Salvatore Todaro, eroica guida del sommergibile Comandante Cappellini durante la seconda guerra mondiale, interpretato da Pierfrancesco Favino, e per “Il Sol dell’avvenire”, l’ultimo film di Nanni Moretti.
Come miglior documentario ha vinto “Laggiù qualcuno mi ama” di Mario Martone, che narra la vita e le opere di Massimo Troisi, accostato a François Truffaut per la sua capacità innovativa. Nel docufilm compaiono Paolo Sorrentino e Michael Radford, Francesco Piccolo, i critici Goffredo Fofi, Federico Chiacchiari e Demetrio Salvi, Ficarra e Picone e Anna Pavignano, co-sceneggiatrice di tutti i film di Troisi e sua compagna di vita per una decina d’anni.
Ad aprire la serata la voce di Fellini e l’omaggio al regista di Amarcord nel mitico studio 5 di Cinecittà e tra i momenti da segnalare quello che ha avuto per protagonisti Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti che ballano sul tappeto rosso presidiato da Fabrizio Biggio; la standing ovation al giornalista Vincenzo Mollica
Tutti i premi dell’edizione 2024 dei David di Donatello, nell’ordine in cui sono stati annunciati.
David dello spettatore: Paola Cortellesi per C’è ancora domani
Migliore attrice non protagonista: Emanuela Fanelli per C’è ancora domani
Miglior attore non protagonista: Elio Germano per Palazzina Laf
Migliore sceneggiatura originale: Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi per C’è ancora domani –
Migliore scenografia: Andrea Castorina – Arredamento: Valeria Vecellio per Rapito – Migliori costumi: Sergio Ballo, Daria Calvelli per Rapito –
Migliore sceneggiatura non originale: Marco Bellocchio, Susanna Nicchiarelli per Rapito
Migliore canzone originale: La mia terra da Palazzina Laf -Musica, testi e interpretazione di Diodato
Migliore attrice protagonista: Paola Cortellesi per C’è ancora domani
Miglior autore della fotografia: Paolo Carnera per Io capitano
Migliore montaggio: Marco Spoletini per Io capitano
Miglior attore protagonista: Michele Riondino per Palazzina Laf – Premio Cecilia Mangini
Miglior documentario: Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone – Miglior trucco: Enrico Iacoponi per Rapito
Migliore acconciatura: Alberta Giuliani per Rapito – David Giovani: C’è ancora domani
Migliore compositore: Subsonica per Adagio
Migliore regia: Matteo Garrone per Io capitano – Miglior produttore: Archimede, Rai Cinema, Pathè, Tarantula per Io capitano
Migliori effetti visivi – Vfx: Laurent Creusot, Massimo Cipollina per Io capitano
Miglior suono: Maricetta Lombardo, Daniela Bassani, Mirko Perri, Gianni Pallotto per Io capitano
Miglior cortometraggio: The Meatseller di Margherita Giusti
Miglior film internazionale: Anatomia di una caduta di Justine Triet
Miglior film: Io capitano di Matteo Garrone.
Nel corso della serata, in diretta su Rai1, sono stati assegnati anche:
David rivelazioni italiane – Italian Rising Stars 2024: Cecilia Bertozzi, Domenico Cuomo, Michele Eburnea, Leonardo Maltese, Fotinì Peluso e Yile Vianello
David speciale a Vincenzo Mollica
David alla carriera a Giorgio Moroder e a Milena Vukotic.
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