Consiglio di Stato, il neopresidente Frattini: “Pnrr occasione irripetibile per riforme strutturali”

di Carlo Longo

“Ho sempre cercato di vivere con coerenza e continuità il mio servizio per le Istituzioni pubbliche, in Italia e in Europa. Uno spirito che mi impegno a conservare anche nei prossimi anni, a partire da oggi, coronando questo percorso alla guida di quella che noi consiglieri di Stato abbiamo sempre considerato la nostra casa madre”, ha esordito così il presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, in occasione del suo insediamento, la presentazione della “Relazione sull’attività della Giustizia amministrativa e l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario a Palazzo Spada a cui hanno partecipato anche il capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Durante il suo intervento Frattini ha evidenziato la circostanza per cui, nonostante la pandemia, il sistema giustizia non si sia arrestato anzi, è stato in grado di comprendere i punti fondamentali da cui prendere le mosse per dare il via ad una nuova stagione per il nostro Paese. Efficienza e credibilità, responsabilità e rifiuto delle logiche di appartenenza: questi i presupposti imprescindibili per il neopresidente necessari a rinnovare l’Italia a partire dalla giustizia e della magistratura.

Per quanto riguarda la Giustizia amministrativa per Frattini: “Bisogna ripensare le modalità e le forme di accesso, per trovare un punto di equilibrio tra le risorse umane, che non possono essere potenziate oltre un certo limite, e le esigenze di tutela, che non possono rimanere insoddisfatte. Occorre pensare a più efficaci procedure alternative di risoluzione delle controversie . L’esperienza straniera ci insegna che ciò migliora l’efficienza della giustizia, riducendo il carico di lavoro dei tribunali e offrendo agli interessati l’opportunità di risolvere le controversie in modo più efficace sul piano dei costi”. È necessario poi, secondo il neopresidente del Consiglio di Stato, rivedere anche il linguaggio della giustizia, perché “le pronunce non sono scritte per i giuristi, ma per i cittadini”.

Frattini, durante il suo intervento, ha dedicato ampio spazio al Pnrr e alle opportunità che vi sono connaturate  “per alcune riforme strutturali: giustizia, pubblica amministrazione, concorrenza, fisco, semplificazione e razionalizzazione normativa”. Tuttavia l’ex deputato ha evidenziato come per far fronte “ai perduranti fattori di crisi del sistema pubblico”, ad una “legislazione spesso ipertrofica e confusa” e ad “un’amministrazione con troppe paure” sia necessario”uno sforzo mirato di semplificazione e codificazione che va guidato dal centro: occorre iniziare immediatamente, ad esempio in tema di appalti, che costituiscono un vero e proprio test case, con l’urgenza delle scadenze del Pnrr e l’esigenza di rimozione del goldplating e di riduzione delle prescrizioni, responsabilizzando le stazioni appaltanti che nel frattempo andranno ridotte e riqualificate”.

Inoltre, ha ricordato, “vi è già la valutazione favorevole del governo – e sono grato al presidente Draghi – sulla richiesta al Consiglio di Stato di redigere, per gli appalti e altre materie rilevanti, codici organici: si apra, così, una nuova stagione di codificazione”, ha detto Frattini assicurando che Palazzo Spada sarà “pronto a fare la sua parte, con i metodi nuovi elaborati dalla sua giurisprudenza, tra cui l’ascolto delle amministrazioni e degli operatori coinvolti”.

Molte misure “non dovranno essere normative ma operative, concrete, monitorate nel tempo. Con una duplice consapevolezza, più volte ripetuta nei pareri di questo Consiglio. Che la pubblicazione di una legge sulla Gazzetta Ufficiale segna l’inizio, e non la conclusione, del processo di riforma. E che le riforme camminano sulle gambe delle donne e degli uomini destinati a implementarle. Senza un’adeguata attenzione al ‘fattore umano’ ogni sforzo rischia di vanificarsi” ha detto il presidente del Consiglio di Stato.
Frattini offre la collaborazione di Palazzo Spada: il Consiglio di Stato “nell’esercizio delle sue funzioni consultive, potrebbe svolgere un ruolo importante di supporto all’attuazione al Pnrr”.

In vista, poi, degli importanti flussi di finanziamento promessi all’Italia nel quadro del Pnnr, che serviranno per il rilancio del Paese, il presidente Frattini ha sollecitato il rinforzo dell’attività di controllo e prevenzione dell’infiltrazione criminale nell’economia. “Un monitoraggio di legalità che garantisca la maggioranza delle imprese italiane che non hanno a che fare con le mafie”.

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha commentato l’intervento di Frattini: “Ho appena avuto il privilegio di ascoltare parole chiarissime dal presidente del Consiglio di Stato sull’occasione irripetibile offerta dal Pnrr per la costruzione di una nuova Italia, sulla necessità di aprire una stagione di codificazione all’insegna della massima semplificazione, sulla paura della firma da contrastare, anche con una strategia a tutto campo di riqualificazione, formazione e ricambio generazionale della Pubblica amministrazione. Considero il suo apprezzamento sulla determinazione del governo nel portare avanti le riforme, a partire dalla PA, come un fortissimo incoraggiamento a proseguire il mio, il nostro lavoro  Sapendo che, come già sperimentato con Filippo Patroni Griffi, di nuovo con Frattini alla guida della magistratura amministrativa, il cuore della ‘giustizia nell’amministrazione’, avremo un interlocutore di grandissima competenza, in grado di rafforzare la collaborazione tra poteri dello Stato in questi anni cruciali intorno a un unico obiettivo: il corretto funzionamento della nostra democrazia e delle nostre istituzioni pubbliche, per la piena tutela dei diritti di cittadini e imprese. Come ha ricordato il presidente Draghi, l’orizzonte comune è l’ammodernamento del Paese. Con la responsabilità e la fiducia come valori condivisi”.

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