Cop26, Johnson: “Dobbiamo salvare la terra. Draghi: “I giovani sono stati fondamentali, rendiamoli orgogliosi”

di Carlo Longo

La Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 sotto la presidenza inglese a Glosgow si è aperta con un accorato appello lanciato da Boris Johnson: “Dobbiamo salvare la Terra”, ha detto il premier britannico che ha continuato il suo intervento paragonando il mondo  a “James Bond in quei film in cui deve disinnescare un macchinario mortale pochi minuti prima che scatti, ma questo non è un film”, la minaccia è “reale”, che “l’orologio corre in modo furioso” e che le emissioni di carbonio continuano ad aumentare: di qui l’appello ad “agire ora, prima che sia troppo tardi”. e falliamo” avverte i presenti “i giovani ci giudicheranno male, a ragione. Abbiamo tecnologia e soldi, serve la volontà”. “Un flop della Cop26 – conclude il premier britannico – scatenerebbe ondate di collera nel mondo”.

Antonio Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite, ha aperto il suo discorso evidenziando che “i sei anni passati dalla Cop21 di Parigi sono stati i più caldi mai registrati e siamo sull’orlo della catastrofe”. Guterres ha ribadito che l’emergenza deve essere affrontata subito e che non c’è più tempo: “E’ il momento di fare qualcosa per approfondire il nostro lavoro” perché “ci stiamo scavando la fossa”, “il nostro pianeta sta cambiando velocemente” e “stiamo andando verso la catastrofe climatica”, sottolinea il segretario generale Onu.  Come ricorda il numero uno delle Nazioni unite, “nel migliore degli scenari stiamo andando verso un aumento della temperatura da 2 gradi”, mentre stando agli impegni attuali l’aumento è di 2,7 gradi. Bisogna arginare il problema “il fallimento non è più un’opzione, sarebbe il modo peggiore di affrontare tutto questo”, prosegue Guterres, ora “le sirene stanno suonando, il nostro pianeta ci sta parlando” e “dobbiamo ascoltare, dobbiamo agire e scegliere saggiamente”, quindi, esorta rivolto ai leader mondiali, “scegliete l’ambizione, scegliete la solidarietà e salvate l’umanità”.

Mario Draghi nel suo intervento, invece, in primo luogo si è soffermato sull’importante ruolo svolto dai giovani e le loro campagne di sensibilizzazione ambientale. “Negli ultimi anni, i giovani ci hanno resto un servizio importante portando il tema del clima al centro del dibattito politico. I giovani sono stati al centro del vertice pre-Cop di Milano e a Glasgow noi dobbiamo renderli orgogliosi”, ha affermato il presidente del Consiglio italiano aggiungendo che “il cambiamento climatico ha anche gravi ripercussioni sulla pace e la sicurezza globali. Può esaurire le risorse naturali e aggravare le tensioni sociali. Può portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento climatico può dividerci”. Draghi ha, inoltre, ripreso i risultati ottenuti al G20. In primo luogo l’accordo sul limite massimo di surriscaldamento a 1,5 C°. “Ora, qui alla Cop26, dobbiamo andare oltre, molto più di quanto fatto al G20. Accelerare il nostro impegno per contenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi. Dobbiamo basarci sull’accordo del G20 e agire in modo più rapido e deciso”, ha evidenziato Mario Draghi aggiungendo, “Dobbiamo rafforzare i nostri sforzi sui fondi per il clima, far lavorare insieme pubblico e privato. Decine di trilioni sono disponibili. Ora dobbiamo usarli, trovare  un modo intelligente di spenderli velocemente. Abbiamo bisogno che tutte le banche multilaterali e in particolare la Banca mondiale condividano con il privato i rischi”.

Il presidente Usa, Joe Biden, intervenendo alla Cop26 ha sottolineato: “Gli Usa possono dare un grande esempio, la mia amministrazione sta  lavorando duramente perché queste non siano solo parole ma fatti. . Puntiamo all’obiettivo di 1,5 gradi entro il 2030, trasformando la più grande economia del mondo nella più innovatrice. Ecco perché oggi abbiamo un programma per arrivare a emissioni zero entro il 2050. La speranza è di  trasformare la più grande economia del mondo in una delle più innovatrici per l’energia  pulita”. L’allarme è avvertito in maniera unanime, secondo Biden: “Non c’è  altro tempo per rimanere a guardare, questa è una minaccia per la nostra esistenza. Faremo quello che è necessario o faremo soffrire le future generazioni? Questo è il decennio decisivo sul clima, e la finestra si sta chiudendo rapidamente. Glasgow dee dare il calcio di inizio al cambiamento”.
Il presidente Usa ha inoltre evidenziato  che la volatilità dei prezzi dell’energia deve essere considerata “come un invito all’azione”. “L’aumento dei prezzi dell’energia non fa che rafforzare l’urgente necessità di diversificare le fonti, raddoppiare lo sviluppo dell’energia pulita e adattare nuove promettenti tecnologie energetiche pulite. All’interno di questa crescente catastrofe, credo che ci sia un’incredibile opportunità”.
Angela Merkel, nel suo intervento ha invece avvertito che “non sarà sufficiente agire solo a livello di governi” ma “occorre di più”. Secondo la cancelliera tedesca sarebbe utile introdurre  “un prezzo sulle emissioni di Co2”, in questo modo i Paesi possono assicurarsi che l’industria e le aziende adottino le migliori tecnologie per raggiungere la neutralità climatica. Porre in essere la transizione ecologica, prosegue Angela Merkel, “significa cambiare il nostro modo di fare affari, il nostro modo di lavorare; è una trasformazione complessiva e se la perseguiamo sappiamo come raggiungere al meglio mobilita’ a zero emissioni, industria a zero emissioni e processi produttivi a zero emissioni”. Un altro elemento indispensabile, secondo Merkel, è “fermare il finanziamento internazionale dell’elettricità generata dal carbone”.

 Il presidente cinese Xi Jinping ha invitato tutte le parti a “intraprendere azioni più forti per affrontare insieme la sfida climatica”. Nella dichiarazione scritta inviata al vertice, Xi ha sottolineato che attualmente gli effetti negativi del global warming “sono sempre più evidenti” e che “l’urgenza di un’azione globale continua a crescere”.

“Il mondo deve mettersi in una disposizione di spirito bellica, da ultima spiaggia, di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici che incombono sul pianeta”, ha sottolineato il principe Carlo, unanimemente considerato un ambientalista storico, chiamato già domenica a salire in cattedra a Roma dinanzi ai leader del G20 e ora a Glasgow in veste di co-reggente di fatto, in assenza della 95enne regina Elisabetta, tenuta a riposo dai medici.

“La Cop26 è un momento della verità  per i nostri piani per fermare i cambiamento climatici. L’Europa si impegna a essere il primo continente con neutralità climatica al mondo e a unire le forze con i suoi partner per un’azione per il clima piu’ ambiziosa. La corsa globale per il ‘net-zero’ entro la metà del secolo ee’ iniziata”, scrive il presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen in un tweet.

Sul riscaldamento globale, in occasione della Cop26, è stato diffuso un recentissimo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale, secondo cui la temperatura registrata è stata la più alta da quando ci sono rilevazioni scientifiche. Il 2021 si piazzerà tra il quinto e il settimo posto della classifica. Il livello degli oceani ha cominciato ad alzarsi più velocemente a partire dal 2013: da 2,1 millimetri all’anno tra il 1993 e il 2002 a 4,4 millimetri all’anno tra il 2013 e il 2021.

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