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Covid 19: Draghi firma il nuovo dpcm, sarà in vigore fino al 6 Aprile

di Corinna Pindaro

Le nuove misure saranno in vigore dal 6 Marzo al 6 Aprile e la principale novità riguarda la scuola. A causa dell’incidenza delle varianti del Covid tutti gli istituti, di ogni ordine e grado, -che si trovino in zona rossa o nelle zone dove l’indice di nuovi contagi supera i 200 al giorno su cento mila abitanti oppure nel caso di eccezionale peggioramento del quadro epidemiologico- dovranno passare obbligatoriamente alla didattica a distanza.

Il decreto contiene, inoltre, altre novità, anzitutto decade in tutte le zone  il divieto di asporto per i bar dopo le 18. Tale decisione è stata molto criticata in quanto, secondo alcuni,  in questo modo si incentivano i ragazzi ad uscire e stazionare per le strade, potendo liberamente consumare quanto acquistato. In proposito Antonio Decaro, presidente dell’ Anci commenta: “Facendo decadere il divieto di asporto vengono favoriti gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più da ragazzi”.

Anche nel nuovo dpcm, comunque, resta in vigore il sistema delle zone, il coprifuoco dalle 22.00 alle 5 del mattino e il divieto di spostamento tra le regioni che sarà in vigore fino al 27 Marzo. Si prevede, dopo tale data, di poter procedere a nuove aperture: i Musei aperti anche il sabato e nei festivi, e seppur con norme specifiche è prevista la riapertura di cinema e teatri. Le aperture preventivate, comunque, sono relative ai soli territori che si trovino in zona gialla.

Inoltre, è istituito un nuovo tavolo di confronto tra Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, Comitato tecnico scientifico e Regioni. Il compito attribuito al concerto tra le istituzioni è quello di vigilare sui parametri per la valutazione del rischio epidemiologico per eventualmente procedere, in maniera tempestiva, alla revisione delle misure adottate soprattutto in relazione alle nuove varianti.

Nello specifico, per quanto riguarda le zone in cui è suddivisa l’Italia, si registra un aggravamento delle restrizioni per i territori in zona rossa. Oltre alla didattica a distanza, obbligatoria, per tutti gli istituti di ogni ordine e grado chiuderanno anche i barbieri, parrucchieri ed estetisti e tutti i negozi indipendentemente dal servizio offerto. Saranno aperte solo le attività che vendono generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Le norme sugli spostamenti in zona rossa restano invariati, è vietato ogni spostamento in entrata, in uscita ed all’interno dei territori in zona rossa salvo comprovati motivi di necessità, esigenze lavorative o di salute. Sarà, comunque, sempre possibile rientrare nel luogo dove si abbia il proprio domicilio, abitazione e residenza.

Nessuna novità per i territori in zona arancione, è sempre possibile spostarsi all’interno del proprio comune mentre per uscirne occorre autocertificare i motivi di necessità, salute o lavoro. I negozi in zona arancione sono aperti, mentre restano chiusi i ristoranti con possibilità di effettuare asporto e consegne a domicilio.

Anche in zona gialla, a parte la possibilità  offerta ai bar di effettuare asporto dopo le 18 comune a tutte le zone, non si registra altra  novità. Resta invariato il coprifuoco  e sono confermate le linee preclusive in relazione a manifestazioni eventi e discoteche. Per quanto riguarda la scuole è confermata la didattica in presenza per scuola primaria, elementari e medie mentre per le superiori è imposta una didattica mista nella percentuale del 75%. Restano, invece, sospesi i concorsi salvo che non si svolgano in via telematica oppure, in presenza con un numero di candidati non superiore a trenta. Le attività sportive e motorie sono autorizzate solo all’aperto, le competizioni solo se agonistiche e riconosciute di interesse nazionale, restano chiuse palestre e piscine. I musei, per ora, sono aperti solo infrasettimanalmente.

Nelle zone bianche è prevista la cessazione delle restrizioni imposte per le zone gialle, ad esempio non vige il coprifuoco e  i ristoranti potranno aprire anche la sera. Continueranno ad applicarsi le misure di contenimento del contagio quali l’obbligo di indossare la mascherina, mantenere la distanza interpersonale, e  il divieto di assembramenti in manifestazioni o discoteche.

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