Da Mattarella i vertici della Fondazione Occorsio per il 46° anniversario della morte del magistrato

Animata da Eugenio e Vittorio jr., la Fondazione, presieduta da Giovanni Salvi, ha presentato al Capo dello Stato il progetto “La Giustizia adotta la Scuola”. Nel Comitato Scientifico personalità come Cartabia, Cassese, Erbani, Letta, Lucchini e Severino. Occorsio jr.: “rinforzare la capacità d’impatto sulle nuove generazioni e ricostruire clima di fiducia nella magistratura”

Sergio Mattarella con una delegazione del Comitato scientifico della Fondazione Occorsio

di Carlo Longo

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una delegazione della Fondazione Vittorio Occorsio in occasione del 46° anniversario dell’omicidio del giudice Occorsio.

Nel corso dell’incontro è stata presentata la seconda edizione del progetto “La Giustizia adotta la Scuola” che si svolge nell’ambito di un Protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero dell’Istruzione e con il Ministero dell’Università e della Ricerca, e con la media partnership di Rai Cultura.

All’udienza hanno partecipato i familiari di Vittorio Occorsio, la Segretaria generale della Fondazione, i componenti del Comitato Scientifico, del Comitato Scientifico progetto scuola, gli Advisors del progetto Intelligenza artificiale e il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Mutilati ed Invalidi di Guerra.

Nel rivolgere un saluto al Presidente delle Repubblica, Vittorio Occorsio jr. ha anche ricordato le prossime sfide della Fondazione. Puntiamo, ha detto, a “rinforzare la capacità d’impatto sulle nuove generazioni: ragionare in termini di podcast e di social network piuttosto che di relatori e convegni, senza sacrificare il contenuto. Rendere la memoria sempre più interessante ed entusiasmante per i ragazzi“.

Occorsio jr. ha poi ricordato come occorra “raffinare l’incidenza della nostra attività sul sistema giustizia: in questo, è centrale l’attività di studio interdisciplinare, anche per poter proporre buone pratiche e azioni regolamentari, intervenendo nel dibattito anche internazionale”.

Occorsio jr. ha quindi chiuso il suo saluto al Presidente Mattarella  con un auspicio: occorre, ha detto, “contribuire alla ricostruzione di un clima di serenità e fiducia intorno alla Magistratura, affinché il clima di lotte intestine che vive ora, già vissuto negli Anni di Piombo, non si ripeta più“.

La Fondazione, nata nel ricordo di Vittorio Occorsio, magistrato della Repubblica Italiana, medaglia d’oro al valor civile, vittima di un attentato terroristico di matrice neo-fascista avvenuto a Roma il 10 luglio 1976, ha come missione principale lo stimolare una riflessione culturale che consenta alle nuove generazioni di apprezzarne il metodo di lavoro e di valorizzarne l’esempio di vita.

La Fondazione, fondata dai figli del magistrato, Eugenio e Vittorio jr. Occorsio, è inoltre impegnata a custodire la memoria degli Anni ‘70, di tutti i magistrati e delle altre vittime del dovere, approfondendola e tramandandola di generazione in generazione. La Fondazione Vittorio Occorsio, nel  rimarcare nelle sue attività  l’importanza delle drammatiche esperienze di quegli anni, della loro origine storica e culturale, è impegnata a promuoverne lo studio attraverso ricerche interdisciplinari.

A testimonianza della qualità del suo impegno e delle sue attività, la Fondazione Vittorio Occorsio può contare di un comitato scientifico di assoluto prestigio. Accanto ai fondatori nel comitato, tra gli altri, siedono infatti  come Presidente Giovanni Salvi, Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, e tra i consiglieri Marta Cartabia, Ministra della Giustizia, ordinario di diritto costituzionale e presidente emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese prof. emerito di diritto costituzionale e giudice emerito della Corte Costituzionale, Stefano Erbani, Magistrato, consigliere per gli Affari di Giustizia del Presidente della Repubblica, Gianni Letta, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Stefano Lucchini Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo e Paola Severino, prof. emerito di diritto penale, già Ministro della Giustizia.

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