Daniel Noboa, 35 anni, è il più giovane presidente della storia dell’Equador

Risultato vincitore al ballottaggio contro Luisa Golnzàlez l’uomo d’affari ha  promesso di riportare la pace, ridurre la povertà e aumentare l’occupazione

di Emilia Morelli

Daniel Noboa, 35 anni, è il nuovo presidente dell’Equador ed è il più giovane della storia a ricoprire questo incarico. Eletto con il 52,1% dei voti Noboa ha promesso di portare la “pace” in un Paese dilaniato dai conflitti interni e dalla continua escalation di violenze legate al narcotraffico.

L’uomo d’affari è risultato vincitore a seguito del ballottaggio contro Luisa Gonzàlez, legata all’ex presidente di sinistra Rafael Correa, che ha ottenuto il 47,9% dei voti. Gonzàlez ha compreso l’esito elettorale ancora prima che lo spoglio  fosse completato e si è congratulata con il vincitore. Subito dopo il Consiglio nazionale elettorale (Cne) ha sancito la vittoria di Noboa.

González, 45 anni, era arrivata in testa al primo turno del 20 agosto con il 34% dei voti. Noboa era arrivato a sorpresa secondo con il 23% dei voti, dopo una campagna elettorale segnata dall’assassinio di uno dei principali candidati, Fernando Villavicencio, un ex giornalista che aveva denunciato la corruzione.

“Domani cominceremo a lavorare per un nuovo Ecuador. Vogliamo ricostruire un paese minato dalla violenza, dalla corruzione e dall’odio”, ha detto Noboa nel suo primo intervento pubblico dopo l’elezione.

“Questo è il momento della speranza”, ha poi aggiunto accanto alla moglie incinta, ringraziando “Dio, mia moglie, i miei genitori e tutte le persone che hanno reso possibile questo nuovo e improbabile progetto politico”.

Il neo  presidente ha assunto con vigore l’impegno “a rafforzare l’istruzione e l’occupazione, e a ridare la pace alle famiglie che non possono uscire in strada”.

Alle urne per le elezioni presidenziali si è recato l’82% degli aventi diritto al voto, il significato simbolico di queste elezioni porta con sè una notevole deviazione di rotta. E’ finita in Equador l’epoca del “correismo” che ha dominato la scena politica equadoriana negli  ultimi 15 anni. Correa che nel 2020 è stato condannato in contumacia ad otto anni di prigione per corruzione vive in Belgio dal 2017.

Certo è che il nuovo presidente si troverà di fronte una situazione non semplice da gestire. L’Equador è stretto tra la Colombia e il Perù, i due maggiori produttori di cocaina al mondo e ultimamente è stato travolto da una vera e propria ondata di violenza.

Chi è Daniel Noboa

Figlio di Alvaro Noboa, imprenditore che ha fatto la fortuna con le esportazioni di babana, ha studiato nelle migliori università statutinensi prima di entrare nell’impero di  famiglia.

Nel suo programma elettorale Daniel Noboa ha annunciato un giro di vite contro la criminalità organizzata, “militarizzando porti e frontiere, e proteggendo le rotte strategiche”. È prevista anche una riforma dell’amministrazione carceraria, che Noboa ha descritto come un “disastro totale”. Negli ultimi anni nelle prigioni del paese si sono moltiplicati gli scontri tra detenuti di bande rivali, che hanno causato centinaia di vittime.

Noboa, liberale ed espressione della destra imprenditoriale, con appena due anni di esperienza come deputato, ha promesso anche di ridurre la povertà e aumentare l’occupazione.

Il tempo per mantenere le promesse elettorali risulta comunque stringente, resterà al potere fino all’inizio del 2025 quando scadrà il mandato del presidente uscente che ha richiesto elezioni anticipate per evitare di essere destituito a seguito di accuse di corruzione.

Noboa dovrà anche cercare di assicurarsi una maggioranza all’assemblea nazionale, dove al momento può contare solo su tredici deputati su un totale di 137. Il passaggio dei poteri tra Lasso e Noboa è previsto intorno al 10 dicembre.

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