Ddl concorrenza, il richiamo di Mattarella a governo e parlamento

Nuovo richiamo Sergio Mattarella al governo e ai presidenti delle Camere. Come è successo poco meno di un anno fa dopo la ratifica del Milleproroghe, il capo dello Stato ha promulgato la legge annuale sulla concorrenza ma ha accompagnato la firma con una lettera a Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana nella quale ne ha evidenziato “profili di contrasto con il diritto europeo” sottolineando come siano “indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento”. “Il provvedimento– scrive il Presidente -. rappresenta uno dei traguardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da conseguire entro il quarto trimestre del 2023 e pertanto, al fine di adempiere all’impegno assunto in sede europea, è necessario procedere con sollecitudine alla promulgazione. Ritengo, tuttavia, doveroso richiamare l’attenzione del Governo e del Parlamento sull’articolo 11 della legge, in materia di assegnazione delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, che, oltre a disciplinare le modalità di rilascio delle nuove concessioni, introduce l’ennesima proroga automatica delle concessioni in essere, per un periodo estremamente lungo, in modo che appare incompatibile con i principi più volte ribaditi dalla Corte di Giustizia, dalla Corte costituzionale, dalla giurisprudenza amministrativa e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di apertura al mercato dei servizi”

“Il contesto che viene a determinarsi” ha sottolineato il capo dello Stato, “presenta caratteristiche molto simili a quello oggetto della mia lettera del 24 febbraio scorso. I profili di contrasto con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive accrescono l’incertezza del quadro normativo, determinando la necessità di garantire la certezza del diritto e l’uniforme interpretazione della legge da parte di tutti i soggetti coinvolti. Così come ho osservato riguardo alla vicenda delle concessioni demaniali, ciò rende indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento“.