Decreto fiscale e norme sulla sicurezza sul lavoro, il via libera del Cdm

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cdm-emana-decreto-proroghedi Emilia Morelli

Il Decreto fiscale, che contiene anche le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro, ha ottenuto il via libera da parte del Consiglio dei Ministri. Tra i provvedimenti vi è il rifinanziamento, previsto per il 2021, del fondo ecobonus finalizzato all’acquisto di veicoli elettrici o ibridi per un importo di 100 milioni di euro. E’ stato rifinanziato il Reddito di Cittadinanza dopo alcuni pareri discordi in quanto Lega, Forza Italia e Italia Viva chiedevano un cambiamento radicale dell’impostazione della misura, che resterà invece invariata. E’ previsto, poi, il rifinanziamento per le misure adottate al fine dell’equiparazione della quarantena per Covid 19 alla malattia. Si dispone che i lavoratori dipendenti o autonomi genitori di minori di 14 anni possono astenersi dal lavoro nel caso in cui sia sospesa l’attività didattica o educativa del figlio per tutta o in parte la durata dell’infezione o per la quarantena disposta dalle autorità competenti. Previsioni ad hoc riguardano misure di sostegno al reddito per i lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria; il decreto inoltre ha rifinanziato la Cassa Integrazione prevista per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi connessi all’emergenza COVID-19.

Nel comunicato diramato da Palazzo Chigi si legge che sono state approvate “misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. Nel dettaglio le norme approvate dal Governo per la sicurezza sul lavoro “consentiranno di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero. L’obiettivo è quello di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione”. Tra le disposizioni inerenti la sicurezza del lavoro vi è la previsione di un passaggio di competenze dalle Asl all’ Inl, l’ispettorato nazionale del lavoro.  Al fine di sorvegliare sulla corretta applicazione delle nuove normative è prevista l’assunzione di mille nuovi ispettori assunti all’Inl ed un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023. E’ previsto, inoltre,  l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal primo gennaio 2022.

“A fronte dell’andamento delle richieste, sono stanziati, per il 2021, 200 milioni di euro per il Reddito di Cittadinanza”, si evince dal comunicato diffuso da Palazzo Chigi.  La misura è stata preceduta da una diatriba interna che ha visto contrapporsi il Pd e il M5s, che  hanno difeso la misura, che è passata, ai i ministri di Lega, FI eIv, Giorgetti, Brunetta e Bonetti che hanno espresso i loro dubbi sulla sostenibilità della misura, in particolare in relazione al fatto che non ci sarebbe l’atteso effetto sul lavoro.  Il presidente del consiglio, Mario Draghi, ha dichiarato che sarà la manovra la sede per discuterne, in quanto riferita alle politiche attive.

Su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è stato rifinanziato con 100 milioni, non più 300, il fondo ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni. L’importo destinato alla misura è inferiore rispetto a quanto preventivato nelle bozze del dl. In particolare, le nuove risorse vengono ripartite destinando 65 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli M1 compresi nella fascia di emissione 0-60g/km CO2, 20 milioni per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o M1 speciali, di cui euro 15 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici. Per i veicoli M1 compresi nella fascia 61-135 g/km CO2 sono invece stanziati 10 milioni di euro. Infine 5 milioni di euro sono destinati all’acquisto di veicoli di categoria M1 usati con emissioni comprese tra 0-160g/km CO2.

1,3 miliardi di euro  sono destinati, invece a  Rete Ferroviaria Italiana (Rfi – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane)  per accelerare la realizzazione delle opere infrastrutturali. Le risorse, che dovranno essere utilizzate entro l’anno, spiega il Mims, serviranno per erogare alle imprese appaltatrici anticipazioni fino al 30% del valore delle opere, per velocizzare gli interventi sulla rete ferroviaria.

Nel decreto è contenuto, anche, il termine di  cinque mesi per l’adesione  spontanea alle cartelle fiscali notificate dal primo settembre al 31  dicembre 2021.  ”Viene- quindi- prolungato a 150  giorni dalla notifica, in luogo di 60, il termine per l’adempimento  spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal primo settembre  al 31 dicembre 2021. Fino allo scadere del  termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito”,come espresso nella nota di Palazzo Chigi.

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