di Corinna Pindaro
Nell’ambito delle commemorazioni per i 160 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Usa, il Ministro degli Esteri, Luigi di Maio, ha incontrato a Washington il Segretario di Stato, Antony Blinken.
Di Maio è il primo Ministro estero ad essere ricevuto dall’amministrazione Biden. L’incontro si è basato su una serie di temi caldi per la politica internazionale. Un maggior impegno statunitense sulla Libia, un asse per accelerare la campagna vaccinale in Europa anche per fronteggiare la ‘geopolitica dei vaccini’ russo-cinese e una disponibilità della Casa Bianca a discutere di una tassa sugli over the top, i titani della Rete: è quanto ha ottenuto il ministro Di Maio.
All’incontro, a sorpresa, ha partecipato anche l’inviato speciale per il clima John Kerry, con cui sono stati trattati i temi del climate change nell’ambito del G20 a presidenza italiana. “La forte partnership tra Stati Uniti e Italia non è mai stata così importante”, ha postato Blinken in un tweet accanto ad una foto con Di Maio al Dipartimento di Stato, dopo aver definito “cruciali la voce e la leadership” di Roma in tutti i dossier condivisi. La presenza di John Kerry all’incontro tra Blinken e Di Maio dimostra che non ci può più essere rivoluzione industriale senza transizione energetica, che non ci può essere commercio mondiale aperto senza regole comuni sulla produzione e il lavoro.
“Stiamo pensando anche noi come Italia a un inviato speciale per il clima” ha affermato in proposito Di Maio. “Ho molto apprezzato la presenza dell’inviato speciale per il Clima, John Kerry, per tutto il colloquio con Blinken. Concordiamo sul fatto che più investimenti nelle politiche green significa più posti di lavoro per i nostri cittadini, e contestualmente abbiamo anche parlato del nuovo ministero della Transizione ecologica che abbiamo in Italia, che rappresenta un tentativo di unione nelle politiche green tra il mondo industriale privato e gli stakeholder pubblici”,ha aggiunto il Ministro degli Esteri.
Di Maio, nell’incontro con i giornalisti, ha poi affermato: “Abbiamo concordato sulla necessità di accelerare insieme la campagna vaccinale. Dobbiamo organizzarci meglio come occidente anche per fronteggiare la geopolitica dei vaccini”. A seguito delle vicende relative al vaccino Astrazeneca Il governo italiano decide, dunque di rivolgersi Stati Uniti e al vaccino di Moderna per acquisti extra che serviranno da qui al 2023.
Per quanto riguarda la Libia si prefigura una più forte collaborazione tra Italia e Stati Uniti”. In proposito Di Maio spiega: “Con Blinken abbiamo passato in rassegna i prossimi passi per un maggior coinvolgimento degli Stati Uniti nel dossier libico”.
Un altro tema aperto è quello dei dazi, in particolare sull’acciaio e sulla tassazione dei giganti della rete che si muovono senza confini fiscali. Qui gli interessi dell’amministrazione Biden e dell’Ue (e anche dell’Italia) potrebbero convergere: il segretario al Tesoro Janet Yellen qualche giorno fa ha sostenuto la necessità di una tassazione minima sulle multinazionali, sui loro utili offshore. Questa tassa in un momento in cui gli Stati devono finanziare la ricostruzione post pandemica è un interesse comune.
Un incontro proficuo, dunque, in base al quale “Italia e Stati Uniti hanno molte opportunità per rafforzare i loro rapporti”, ha concluso Di Maio.