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Dietro la crisi di governo ci sarebbe Mosca, Salvini: “Sono fesserie”. Letta: “Vogliamo la verità”

Pronta la smentita di Matteo Salvini, il quale intervistato a Radio24 ha detto: “Sono fesserie. Io ho lavorato e lavoro per la pace e per cercare di fermare questa maledetta guerra. Figurati se vado a parlare di ministri e viceministri, mi sembra la solita fantasia su cui c’è Putin, c’è il fascismo, il razzismo, il nazismo, il sovranismo. Non penso che Putin stia dietro al termovalorizzatore di Roma”. Il leader del Carroccio ha sminuito l’intera portata della vicenda affermando poi: “Siamo seri. A breve arriverà  una smentita istituzionale. Verrà smentito tutto quello che è stato pubblicato. Siccome si parla di servizi italiani, non risulta nulla di simile” .

Sembrerebbe concorde alle dichiarazioni del segretario della Lega la versione ufficiale fornita dall’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, nella persona del sottosegretario Gabrielli. “Le notizie apparse sul quotidiano La Stampa, circa l’attribuzione all’intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’Avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli, apparsi nei mesi scorsi”, ha spiegato Gabrielli. La direzione de La Stampa ha, in risposta a Gabrielli, rivendicato però l’autorevolezza delle sue fonti parlando di ” una sintesi informale del lavoro d’intelligence sulla vicenda, comunicati ai competenti livelli istituzionali”.

E’ rimasta, invece, ai margini della vicenda l’ambasciata russa in Italia che si è limitata a far trapelare che “l’ambasciata non ha nulla da aggiungere a quello che è già stato detto in giugno”. L’episodio di giugno cui si riferisce la fonte è inerente alla circostanza per cui  l’ambasciata aveva reso noto di avere “assistito Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei” per il suo viaggio a Mosca previsto per il 29 maggio, poi cancellato. L’ambasciata aveva aggiunto che la cifra era stata restituita da Salvini e che il rimborso sarebbe avvenuto anche se il viaggio ci fosse stato.

letta-segretario-pdDecisamente meno morbido l’approccio del segretario Pd, Enrico Letta che chiede chiarezza sulla vicenda. “Vogliamo sapere se sia stato Putin a far cadere il Governo Draghi, sarebbe gravissimo. Le rivelazioni uscite oggi su La Stampa sui legami tra Salvini e la Russia sono inquietanti. Salvini non smentisce nulla, noi chiediamo la verità, in Parlamento”. Secondo Letta la vicenda non può passare inosservata. “Porteremo il tema al Copasir, chiediamo che il governo risponda rispetto alle informazioni che sono uscite in queste ore. Vogliamo capire se dietro il comportamento della Lega c’è come appare in modo assolutamente chiaro la Russia di Putin. Se così fosse, vorrebbe dire che siamo diventati come l’Ungheria di Orban” ha detto Enrico Letta che ha poi aggiunto,  “Chiedo formalmente al governo e alle autorità di sicurezza italiane di mettere il massimo dell’attenzione e garantire che questa campagna elettorale si svolga senza influenze esterne. Chiediamo a Giorgia Meloni, candidata premier del centrodestra, se le sta bene di stare nella stessa coalizione del partito che ha tramato con la Russia, per aiutare gli interessi di Putin che aggredisce l’Ucraina ed è contro l’Europa e occidente”.

Desideroso di spiegazioni e chiarimenti anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il quale ha richiamato proprio il fatto che temporalmente il colloquio si colloca in maniera contestuale all’acquisto da parte dell’ambasciata russa dei biglietti per il viaggio a Mosca di Salvini. “Noi chiediamo spiegazioni, le chiedo io a Salvini: deve spiegare che rapporti ha con la Russia” ha sottolineato  Di Maio ha parlando di un vero e proprio “allarme che deve essere massimo” e di una “attenzione” da prestare alle “influenze russe sulla campagna elettorale. A me sembra che la linea della destra italiana sia molto schiacciata su quella di Salvini”.

Sulla scia della necessità di ricevere delucidazioni e chiarimenti  Lia Quartapelle del Partito democratico e Gennaro Migliore di Italia viva hanno chiesto nell’Aula della Camera una informativa urgente in relazione ai presunti contatti tra il leader della lega Matteo Salvini e la Russia.

Il coordinatore di Forza Italiani Antonio Tajani ha sostenuto apertamente, invece che la vicenda sia  utilizzata in maniera strumentale per porre in essere “una campagna denigratoria verso il centrodestra, e questo è buon segno perché significa che il centrosinistra è in difficoltà”.  “Letta e il Pd sono in grave difficoltà. Il governo Draghi è caduto per responsabilità del Pd e del Movimento 5 stelle”, ha ribadito Tajani.

Nonostante l’intervento Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica sia invocato da più parti sembra però che il Copasir, ed in particolare il presidente Adolfo Urso, ritengano che la questione non meriti ulteriori approfondimenti. “Ha già chiarito il sottosegretario Gabrielli con una dichiarazione che non lascia adito a dubbi. Il Comitato si è occupato di questa vicenda in tempi non sospetti ottenendo informazioni e rassicurazioni dall’autorità di governo e dall’intelligence. Credo che la dichiarazione di Gabrielli sia sufficiente a evitare che il Copasir sia usato per campagne elettorali. Noi siamo un’istituzione e dobbiamo garantire anche questo”, ha dichiarato Urso.

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