Dl Aiuti, il governo ottiene la fiducia in Aula alla Camera con 410 voti a favore

di Carlo Longo

Il Dl Aiuti, sul quale il governo ha deciso di porre la fiducia al fine di fare approvare il testo così come licenziato dalle Commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio, ha ottenuto il via libera dell’Aula della Camera con 410 voti a favore e 49 contrari, oltre che un astenuto. Hanno espresso voto favorevole alla fiducia anche i membri del M5s dopo il colloquio tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il leader dei pentastellati, Giuseppe Conte. Nel corso dell’incontro sono state avanzate delle richieste, ribadite anche in sede di dichiarazione di voto.

“Diamo la fiducia oggi a questo governo ma attendiamo delle risposte: ci aspettiamo misure a lungo termine che consentano ai cittadini di superare un momento di crisi così lungo, la conferma del reddito di cittadinanza senza se e senza ma, il salario minimo, il superbonus e lo stop alla speculazione sul prezzo del gas”, ha detto in Aula il deputato M5s Luigi Gallo.

“Ok la fiducia al Governo, vogliamo collaborare: Voteremo la fiducia alla Camera, al Senato vedremo”, ha commentato  Giuseppe Conte, parlando del decreto, lasciando intravedere la possibilità che i  pentastellati decidano di astenersi dalla votazione sul provvedimento al Senato e di uscire dall’Aula al momento di esprimersi sul testo.

Si attende, inoltre, il voto finale sul provvedimento inerente gli aiuti dell’Italia a Kiev, stimati in circa 26 miliardi, previsto per il prossimo 11 luglio.

Nel testo del Dl Aiuti sono disposti interventi in tema di caro energia, nel provvedimento è infatti confluito il decreto bollette, oltre che misure per incentivare la produttività delle imprese e gli investimenti, sono previsti poi sostegni sociali.

Occorre notare che i deputati del Movimento 5 Stelle che non hanno votato la fiducia al Dl Aiuti sono 28, in quanto assenti oppure in missione. Era presente, comunque, il 73% del gruppo. La Lega era presente in Aula con il 74% dei deputati, 25 non partecipanti e 9 in missione. Il Pd ha invece partecipato alla votazione con una folta platea di deputati, l’83% ha partecipato alla votazione.

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