Doppio cognome ai nuovi nati, Corte Costituzionale: “Impellente la necessità di una legge”

di Corinna Pindaro

Con una recente sentenza la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della regola che attribuisce il cognome del padre automaticamente ai nuovi nati in quanto ritenuta “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio” e ha indicato una nuova via secondo la quale il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. Il giudice delle leggi è tornato sul tema invitando il legislatore a regolamentare la materia del cognome ai figli.  Nella nuova sentenza la Corte ha auspicato un intervento “impellente” per “impedire che l’attribuzione del cognome di entrambi i genitori comporti, nel succedersi delle generazioni, un meccanismo moltiplicatore che sarebbe lesivo della funzione identitaria del cognome”.

In particolare nella sentenza si legge che, in forza della funzione svolta dal cognome, sarebbe la scelta ideale quella che il genitore titolare del doppio cognome scelga quale dei due cognomi trasmettere al proprio figlio sempre che i nuovi genitori non decidano di trasmettere il doppio cognome solo di uno di loro. La Corte Costituzionale ha, inoltre, posto l’accento  “sull’interesse del figlio a non vedersi attribuito, con il sacrificio di un profilo che attiene anch’esso alla sua identità familiare, un cognome diverso rispetto a quello di fratelli e sorelle”. Sul punto la sentenza indica una possibile soluzione, vale a dire che la legge imponga che la scelta del cognome attribuito al primo figlio sia vincolante per tutti gli altri figli generati dalla stessa coppia.

 

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