di Emilia Morelli
“Nel lungo periodo è sulla strategia delle rinnovabili che bisogna puntare. Ma se i prezzi del gas salgono, si pone un problema anche di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi. Il punto di arrivo è chiaro che non può che essere le rinnovabili”, si è espresso così il Premier, Mario Draghi, al termine del Consiglio Ue. Uno degli argomenti in agenda da affrontare in Consiglio era infatti il caro energia ed, in proposito, Draghi ha aggiunto: “siamo stati espliciti con la necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche. Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dell’Ue in egual misura”.
Altro punto, di importanza fondamentale, in quanto direttamente incidente sulla sovranità dell’Unione e la supremazia dei Trattati europei sul diritto interno di ogni Stato membro era quello attinente alle recenti vicende polacche. La Corte di Varsavia ha, infatti, dichiarato incostituzionali e quindi inapplicabili alcune norme comunitarie riguardanti l’amministrazione della giustizia. Sul punto Draghi ha spiegato: “non ci sono alternative, le regole sono chiare. Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell’Unione, ma la legge primaria, il trattato. Ma è chiaro che bisogna mantenere aperta la via del dialogo”. Rispondendo poi a una domanda dei giornalisti sulla posizione della Lega rispetto al caso della Polonia, il premier ha osservato: “Nessuno ha dubbi che questo governo sia europeista. Abbiamo detto sin dall’inizio che chi fa parte del governo deve rispettare il diritto dell’Unione e considerare l’Euro un grande successo”.
Per quanto riguarda poi la questione dei migranti, altro tema in agenda del Consiglio Draghi ha sottolineato: “Non è vero che c’è un’apertura dell’Ue al finanziamento dei muri sulle frontiere esterne. La commissione non è d’accordo e al Consiglio europeo in tanti non sono d’accordo, compresi noi”. Il Consiglio deve però prendere una posizione che sia utile e pronta a tentare di arginare la situazione, in relazione al contenuto del dossier migranti il Premier ha detto: “Il testo originario parlava solo di movimenti secondari senza citare l’equilibrio tra responsabilità e solidarietà. Il testo attuale ha introdotto questo concetto”. A quanti paventavano una eventuale modifica al Trattato di Schengen Draghi ha chiarito che “È sparito qualsiasi riferimento nelle conclusioni del Consiglio Ue, e per questo noi siamo soddisfatti. Vari Paesi dell’Unione europeo erano favorevoli ad un cambiamento di Schengen ma non c’è più questo riferimento. Io ho sottolineato il fatto che siamo lasciati fondamentalmente soli ma oggi questa situazione è un problema di tutti. L’importante è non dividersi, non ha senso privilegiare un paese o una rotta. Sui rimpatri occorre che l’Unione europea agisca tutti insieme”.
Durante la conferenza stampa il presidente del Consiglio ha, poi, parlato delle questioni attinenti al governo dell’Italia, prima tra tutte la questione della riforma delle pensioni. “Le pensioni sono oggetto della discussione della legge di bilancio che presentiamo la prossima settimana. Io non concordavo con quota 100 e non verrà rinnovata, ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità”, ha asserito Mario Draghi che ha aggiunto, “Abbiamo un anno per parlare di revisione del Patto di Stabilità, c’è tempo per maturare punti di vista che siano realistici”. E ha sottolineato che “gli impegni che stiamo prendendo sulle vaccinazioni, sulla salute per affrontare future pandemie, sulle vaccinazione nel resto del mondo, sono di una dimensione tale che andranno affrontati con regole di bilancio diverse”.
Da ultimo il Premier ha ribadito l’importanza dei fondi stanziati per l’Italia dal Recovery, occasione importantissima per il rilancio dell’economia italiana. Sul Pnrr “non abbiamo nessun ritardo. Abbiamo sempre rispettato gli appuntamenti, intendiamo continuare a farlo e non registro preoccupazione nei nostri partner. L’unica cosa da fare è andare con convinzione e rapidità nell’attuazione degli impegni presi”, ha concluso Mario Draghi.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati