Draghi: “Il dl Aiuti-Bis è un provvedimento di proporzioni straordinarie”

di Emilia Morelli

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il dl Aiuti-bis, ha specificato che il provvedimento è “di proporzioni straordinarie”. Draghi ha, inoltre, specificato che il contenuto del decreto “è stato condiviso con le parti sociali e i partiti della maggioranza e dell’opposizione” per poi aggiungere che il suo obiettivo è “arrivare a dare al governo successivo il conseguimento di tutti gli obiettivi di quest’anno” del Pnrr. Poi ha fatto i ” migliori auguri” a chi fa campagna elettorale.

Per quanto riguarda il contenuto del decreto Draghi ha spiegato che il decreto legge aiuti bis vale “15 miliardi, più altri circa due di misure aggiuntive per un totale di 17 miliardi da aggiungere ai circa 35 miliardi” delle norme già approvate nel corso dell’anno dal governo. Si tratta, quindi, di “una grossa percentuale di pil, più di 2 punti percentuali”. Tuttavia, il premier ha subito evidenziato che la tassa sugli extraprofitti “è inferiore a quello che sarebbe dovuto essere. È mia intenzione che paghino tutto: ci sono provvedimenti che aumentano fortemente le sanzioni per gli obblighi al pagamento. Se non c’è una risposta pronti a mettere mano ad altri provvedimenti. Quello che non è tollerabile è che in questa situazione in cui le famiglie sono in difficoltà e le imprese anche, è che ci sia un settore che elude una disposizione del governo”.

Tra le misure contenute nel dl Aiuti- Bis Draghi ha parlato della “proroga delle bollette e delle misure per i carburanti, la rivalutazione delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale un po’ maggiore di quello entrato” in Consiglio dei ministri, ma anche “misure a sostegno delle aziende agricole contro la siccità e misure per gli enti territoriali”. A proposito del cuneo fiscale il ministro dell’Economia Daniele Franco ha spiegato che per i lavoratori “già in legge di bilancio abbiamo ridotto dell’0,8% i contributi sociali, questo abbattimento per secondo semestre passa al 2%, aggiungiamo un 1,2%”.

Nota positiva è il confronto della crescita italiana con quella di altri Paesi. “Cresceremo più di Francia e Germania”, ha dichiarato Mario Draghi specificando che “La crescita annuale acquisita finora è pari al 3,4%, più di quanto stimato per tutto il 2022. È ’ un dato molto positivo anche confrontato con tutti gli altri paesi”. Il presidente del Consiglio ha avvertito, però, la presenza di nuvole all’orizzonte con previsioni “preoccupanti per il futuro” che coinvolgono il terzo e il quarto trimestre 2022.

Un doveroso passaggio il premier lo ha riservato alla questione del necessario raggiungimento degli obiettivi del Pnrr da parte del governo che gli succederà. “Certamente non soddisfare gli obiettivi Pnrr indebolisce la credibilità del Paese e tutti devono constatare come è andata man mano che siamo stati capaci di soddisfare tutti gli obiettivi. Ma son certo che qualunque sarà il prossimo governo rispetterà gli obiettivi”, ha detto Draghi evidenziando come proprio il Pnrr sia in grado di “sostenere la crescita”.

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