Draghi incontra i sindacati a Bruxelles: “Bisogna migliorare la competitività, conto sul vostro sforzo”

L’incontro rientra nel contesto delle “consultazioni” che l’ex governatore della Banca Centrale Europea sta conducendo con figure di spicco del sistema socio-economico europeo, in vista della redazione del suo “rapporto sul futuro della competitività dell’Unione”

 Mario Draghi ha tenuto a Bruxelles un incontro con i rappresentanti sindacali di tutta Europa. Questo lungo dialogo rientra nel contesto delle “consultazioni” che l’ex governatore della Banca Centrale Europea sta conducendo con figure di spicco del sistema socio-economico europeo, in vista della redazione del suo “rapporto sul futuro della competitività dell’Unione”, da presentare alle istituzioni dell’UE nei prossimi mesi.

Per i sindacati, il concetto di “competitività” potrebbe suscitare sospetti, soprattutto se associato alla tutela dei diritti dei lavoratori. Draghi lo sa bene ed p proprio su questo tema che sembra aver impostato il lungo confronto dedicato al rapporto in preparazione. L’ex Premier ha sottolineato che il modello sociale europeo è essenziale per la competitività e che per mantenerlo e migliorarlo, l’UE deve investire in capitale umano, conoscenza e innovazione, affrontando le considerevoli esigenze di investimento. Il messaggio è che tutti devono contribuire a questo sforzo comune: “Conto sui sindacati affinché facciano la loro parte per realizzare questa visione condivisa”.

Durante la riunione del Comitato Esecutivo della Confederazione Europea dei Sindacati (CES), Draghi ha ascoltato una serie di domande e interventi da parte dei partecipanti. In particolare, secondo quanto riportato da una delle delegazioni presenti, la maggioranza dei rappresentanti sindacali europei ha espresso preoccupazioni sul rischio che la corsa alla competitività delle imprese possa compromettere i diritti dei lavoratori dell’UE, la cui priorità urgente è invece il recupero di salari e potere d’acquisto. Draghi avrebbe rassicurato sul fatto che “la competitività non deve minare i diritti sindacali”. Questo potrebbe essere visto come un sostegno anche ai socialisti europei rappresentati nell’incontro di Bruxelles dal Commissario agli Affari Sociali e ora candidato di spicco del centrosinistra alla guida della prossima Commissione UE, Nicolas Schmit.

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