Effetto tana del coniglio che crea dipendenza nei bambini, il procedimento dell’Ue a carico di Meta

Il procedimento avviato dalla Commissione europea nasce dal timore che i social inneschino dipendenza nei bambini, il cosiddetto effetto “Tana del coniglio” che si verifica quando una persona guarda un video e viene invogliata dall’algoritmo a guardarne altri simili

La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, che controlla i social network Facebook e Instagram, abbia violato la legge sui servizi digitali (DSA) in relazione alla protezione dei minori. L’iniziativa della Commissione nasce dal timore che i sistemi e gli algoritmi di Facebook e Instagram possano promuovere dipendenze comportamentali nei bambini, creando il cosiddetto “effetto conigliera” o “Tana del coniglio”. Questo effetto si verifica, ad esempio, quando una persona guarda un video e viene invogliata dall’algoritmo a guardarne altri simili, potenzialmente dannosi per il benessere fisico e mentale dei minori.

L’indagine esaminerà anche se Meta rispetta i requisiti dell’UE relativi alle misure di mitigazione per impedire l’accesso da parte di minori a contenuti inappropriati, valutando l’efficacia degli strumenti di verifica dell’età. Inoltre, la conformità di Meta agli obblighi di garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e protezione per i minori sarà sotto esame, soprattutto per quanto riguarda le impostazioni predefinite sulla privacy e il funzionamento dei sistemi di raccomandazione.

Se le violazioni saranno dimostrate, Meta potrebbe essere considerata inadempiente rispetto agli articoli 28, 34 e 35 della DSA. La Commissione Europea procederà ora con un’indagine approfondita, raccogliendo ulteriori prove tramite richieste di informazioni, interviste o ispezioni. Questo procedimento formale conferisce alla Commissione il potere di adottare misure di esecuzione, come l’adozione di misure provvisorie e decisioni di non conformità, oltre a poter accettare eventuali impegni di Meta per risolvere le questioni sollevate.

In risposta, un portavoce di Meta ha dichiarato: “Vogliamo che gli adolescenti abbiano esperienze online sicure e adatte alla loro età. Per questo, nell’ultimo decennio abbiamo sviluppato oltre 50 strumenti e policy pensate proprio per proteggerli. Questa è una sfida che tutto il settore si trova ad affrontare, e siamo pronti a condividere maggiori dettagli sul nostro lavoro con la Commissione Europea”.

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