Elezioni 2022: Meloni: “Salvini e Berlusconi seri, non ci saranno problemi”, Salvini a Pontida

di Carlo Longo

Mancano otto giorni alle elezioni, cinque alla chiusura della campagna elettorale. Una campagna elettorale strana, in piena estate, con alleanze fatte e poi disfatte, piena di ombre e fango, in cui i politicanti hanno principalmente puntato a screditare gli avversari. Un dato è certo, sin dalla caduta del governo Draghi il partito favorito è stato Fratelli d’Italia con la presidente Giorgia Meloni che ha, sin da subito dichiaraato di ambire al ruolo di premier se il suo partito risultasse il più votato.

Meloni è stata intervistata, in occasione della festa nazionale della Confederazione Aepi dal direttore dell’Adnkronos, Gian Marco Chiocci. Nel corso dell’intervista ha spiegato che pone grande fiducia nella coalizione di centrodestra e nelle persone di Salvini e Berlusconi: “mi sento assolutamente ottimista- ha detto- credo assolutamente che non ci saranno problemi. Ci può essere adesso qualche piccola polemica, ma siamo in campagna elettorale, è normale che ciascun partito cerchi di segnalare la sua diversità anche rispetto agli alleati, in una cornice però nella quale sappiamo che sulle grandi materie siamo tutti d’accordo, che è quello che fa la differenza tra noi e il campo avverso”.

Giorgia Meloni ci tiene a specificare che qualora, a seguito delle elezioni, sarà la coalizione di centrodestra a dover formare il governo, l’esecutivo sarà marcatamente politico in forza di “un programma chiaro e una visione chiara”, che “ci sarà un presidente del Consiglio speriamo espressione della politica, ci saranno ministri politici”. Tuttavia, la presidente di Fdi si dice consapevole che la situazione in cui si troverebbe a governare è delicata e necessita delle eccellenze nei vari ambiti di intervento dello Stato e apre la porta a “persone che magari hanno fatto un percorso meno politico del nostro ma che sono le migliori per realizzare quella visione politica”. Salvo poi nuovamente ribadire: “Credo che Fratelli d’Italia e il centrodestra abbiano una classe dirigente perfettamente adeguata, credo che in alcuni casi si possono sicuramente valutare personalità nel campo dei conservatori che non sono state elette. Questo lo valuteremo in un secondo momento sulla base dei risultati elettorali. Dobbiamo trovare qualcosa di diverso rispetto a Toninelli…”.

La numero uno di Fratelli d’Italia ha poi  fatto un accenno all’indiscrezione secondo cui il suo partito starebbe in segreto lavorando ad un governo con il Pd ironizzando:  “Qui si parte dal presupposto che comunque vadano le elezioni il Pd deve governare, lo vogliamo mettere in Costituzione che il Pd deve stare al governo?” E ancora: “Un giorno sono draghiana, il giorno dopo sono fascista. Sono ricostruzioni fantasiose, tutti sanno chi siamo. Semplicemente Fratelli d’Italia e la sottoscritta sono molto diversi da come sono stati raccontati e da come vengono etichettati ogni giorno”.

Meloni ha, inoltre, parlato del reddito di cittadinanza chiarendo che secondo lei  “Il Movimento 5 stelle sta facendo una campagna quasi esclusivamente” sul reddito di cittadinanza, “l’unica questione sulla quale ha mantenuto la parola, facendo anche terrorismo psicologico sui partiti, come Fratelli d’Italia, che dicono che è una misura sbagliata. Io sarò al Sud oggi, domani, la prossima settimana e racconterò la verità e la verità è che mentre il reddito di cittadinanza, per chi può lavorare, è una misura che lascia le persone nella loro difficoltà a dipendere dalla politica anche per il voto, io penso che bisogna fare una cosa diversa: mantenere il sistema di assistenza dignitoso per chi non è in condizione di lavorare. Ma per chi è in condizione di lavorare tra i 18 e i 60 anni la vera sfida è trovare lavoro. E spiegherò al Mezzogiorno d’Italia come questo si può fare”.

Nel frattempo, Matteo Salvini è a Pontida, nella culla dove è nato il Carroccio. Salvini e la Lega, che nei sondaggi non escono bene come Fdi piazzandosi al terzo se non al quarto posto, chiamano a raccolta i dirigenti del partito puntando sullo slogan “Credo” lanciato da Salvini per la campagna elettorale. Per la giornata di domani la partecipazione prevista è notevole: oltre 200 i pullman in arrivo nella Bergamasca, poi ci sarà spazio per camper e roulotte, mentre i leghisti duri e puri arriveranno con le loro auto. Intanto si montano i gazebo, che saranno 38, a rappresentare le regioni della Lega a vocazione nazionale, e alcune associazioni. Il palco sarà in versione maxi, dodici metri di altezza, largo 30, con due mega schermi per far vedere i leader anche da chi sarà distante. Mentre oltre 100 richieste di accredito sono state registrate per i giornalisti, anche dall’estero.