Elezioni amministrative 2021: A Milano, Bologna e Napoli vince il centrosinistra. Al ballottaggio Roma, Torino Trieste

di Carlo Longo

Dai primi risultati delle elezioni amministrative del 2021 il centrosinistra si aggiudica le grandi città, si profila infatti una vittoria giò al primo turno per Milano, Bologna e Napoli. A Roma e Torino la sfida è ancora aperta. A Torino è in vantaggio il candidato del centrosinitra mentre e Roma è in vantaggio il candidato del centrodestra, Enrico Michetti, seguiro a pochi punti di distanza dal candidato del centrosinistra, Roberto Gualtieri, al terzo posto si colloca la sindaca uscente Virginia Raggi e  a seguire Carlo Calenda, leader di Azione. Al ballottaggio anche la città di Trieste con un testa a testa tra i due candidati di destra e sinistra.

Il dato comune a tutte le città è la poca affluenza alle urne. A Milano, Napoli e Torino si è registrata l’affluenza più bassa della storia, a Roma ha votato solo il 48,83% della popolazione. L’affluenza alle 15 secondo il dato definitivo del Viminale è del 54,69 % relativo a 1153 comuni. Nel 2016 – quando le urne sono state aperte un solo giorno – era stato del 61,58%.

Per quanto riguarda i numeri a Milano ha vinto al primo turno il sindaco uscente, Beppe Sala, con il 57,8% a fronte degli altri candidati Luca Bernardo 32,6%, Layla Pavone 2,7%, Gianluigi Paragone 2,6%. E’ la prima volta che un sindaco di centrosinistra vince al primo turno nel capoluogo lombardo, Sala parla infatti di qualcosa di importante” di “un evento quasi storico”. E lo stesso sindaco di Milano racconta che rispetto alle scorse comunali ha preso 40-50 mila voti in più, “quindi non si è astenuto chi crede non solo in me ma in questa idea di una città italiana ed europea che porta avanti un disegno molto preciso”, ha affermato.

A Roma la corsa per il Campidoglio restringe il campo a due soli candidati, quello di centrodestra e quello di centrosinistra.  A sfidarsi al secondo turno saranno Enrico Michetti, l’avvocato con la passione per l’Antica Roma sostenuto da Fdi, Lega e FI, e Roberto Gualtieri, il professore portato dal Pd e dalle altre forze progressiste. Restano fuori la sindaca del M5s Virginia Raggi e il leader di Azione Carlo Calenda.

A Bologna in testa c’è il candidato Matteo Lepore, appoggiato tra gli altri da Pd e M5s, al  61,4%, seguito dal candidato di centrodestra Fabio Battistini al 30,4%. Diventa sindaco Lepore, quindi, con un risultato ottimale. Unico neo la scarsa affluenza, si sono recati alle urne un cittadino su due.

A Napoli con una copertura del campione del 42% il candidato del centrosinistra Gaetano Manfredi è al  61,8% mentre il candidato del centrodestra Catello Maresca è al 22,3%. Antonio Bassolino è all’8,8% e Alessandra Clemente è al 5,7%.  Gaetano Manfredi vince, quindi, le amministrative e diventa sindaco al primo turno in una vittoria che va oltre le aspettative e in una tornata elettorale in cui a votare a Napoli si è recata circa la metà dei cittadini.

A Torino la quarta proiezione vede il candidato di  centrosinistra Stefano Lo Russo al 44,1% mentre il candidato di  centrodestra Paolo Damilano al 38,4%. La candidata di M5s ed Europa  Verde Valentina Sganga è al 9% mentre Angelo D’Orsi (Sinistra  anticapitalista-Rifondazione comunista- Dema democrazia autonomia,  Pci, Potere al Popolo) è al 2,5% (copertura del campione 51%).

A Trieste in base alla quarta proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione del 54%, il sindaco uscente di centrodestra, Roberto Dipiazza, è al  46,5% mentre il candidato di centrosinistra Francesco Russo è al 32%.  Riccardo Laterza è al 8,6%. Mentre a Roma secondo la quarta e ultima proiezione Enrico Michetti del centrodestra è al 30,3%, seguito da Roberto Gualtieri al 27,4%,Virginia Raggi al 18,9% e Carlo Calenda al 18,6%.

In Calabria  alle elezioni regionali è stato eletto Roberto Occhiuto, 52enne cosentino. Occhiuto, secondo le proiezioni, viene dato oltre il 50%, tra il 52 ed il 55. Stessa percentuale, quest’ultima, ottenuta dalla Santelli. Anche in Calabria si è registrato un forte astensionismo  l’affluenza è stata del 44,38%, in linea con il 44,33 del 2020.

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