I pro e i contro che riguardano la politica interna con riferimento all’inflazione, riduzione delle tasse, immigrazione, sanità, abrogazione dell’Affordable Care Acrt, le agevolazioni ai petrolieri e la bollente politica internazionale che riguarda il Medio Oriente, la Cina, l’Ucraina e la Russia.
Il futuro può essere visto sia come qualcosa da prevedere sia come qualcosa da costruire. Questa dualità è particolarmente evidente nei processi elettorali democratici, dove le decisioni prese e i cambiamenti politici non solo rispondono a circostanze attuali ma influenzano anche la direzione futura della società.
Negli Stati Uniti d’America si è stabilito che 4 o 8 anni possono essere sufficienti per formare un consenso, ma non sempre garantiscono che le riforme intraprese durante un mandato siano completamente implementate o che i loro effetti siano stati pienamente realizzati. Il consenso può essere costruito attraverso politiche che rispondono ai bisogni e alle aspettative dei cittadini, ma la durata del mandato può influenzare quanto le politiche siano in grado di radicarsi.
I periodi elettorali relativamente brevi possono portare a cambiamenti frequenti e a una mancanza di continuità nelle politiche, soprattutto se le amministrazioni successive hanno priorità diverse. Questo può essere un vantaggio in termini di adattamento alle nuove esigenze, ma può anche comportare sfide per l’attuazione di programmi a lungo termine.
Donald Trump e il suo programma per le elezioni politiche del 5 novembre 2024
Nel corso della sua carriera politica, Donald Trump ha espresso una serie di posizioni e proposte riguardo a questioni nazionali ed internazionali che riflettono la sua visione e approccio unico alla politica interna ed estera. Analizzare il suo programma elettorale e le sue dichiarazioni può offrire uno spaccato utile per comprendere i pro e i contro che riguardano la politica interna con riferimento all’inflazione, riduzione delle tasse, immigrazione, sanità, abrogazione dell’Affordable Care Acrt, le agevolazioni ai petrolieri e la bollente politica internazionale che riguarda il Medio Oriente, la Cina, l’Ucraina e la Russia.
Politica interna:
- il punto focale del suo programma riguarda la diminuzione delle tasse e la riduzione delle regolamentazioni. Trump sostiene che tagliare le tasse stimolerà la crescita economica, aumentando il reddito disponibile e migliorando i profitti delle imprese. Allo stesso modo, alleggerire le regolamentazioni potrebbe abbattere i costi per le aziende e promuovere l’innovazione. Tuttavia, è importante notare che queste politiche potrebbero anche ampliare il deficit se non sono accompagnate da adeguati tagli alla spesa pubblica, e le regolamentazioni allentate potrebbero comportare rischi per la salute e l’ambiente.
- In tema di immigrazione, Trump propone di sigillare i confini e regolamentare l’ingresso degli stranieri negli Stati Uniti. Questa misura potrebbe ridurre la pressione sui servizi pubblici e il mercato del lavoro locale, ma potrebbe anche ridurre la forza lavoro disponibile e frenare la crescita economica a lungo termine, visto il contributo positivo dell’immigrazione alla loro economia.
- Per quanto riguarda la sanità, Trump intende abrogare l’Affordable Care Act (ACA). Questo potrebbe ridurre i costi per il governo e le imprese, ma potrebbe anche portare a un aumento delle spese personali per la sanità e a un numero maggiore di persone senza assicurazione sanitaria, con effetti negativi sulla popolazione.
Inoltre, la proposta di introdurre pene di morte per gli spacciatori è una misura severa che potrebbe influenzare i costi del sistema giudiziario e delle carceri.
- Infine, Trump si oppone alle nuove norme climatiche e ambientali, ritenendole dannose per le imprese, in particolare quelle attuate per il settore petrolifero. Eliminare queste norme potrebbe abbattere i costi per i produttori di energia fossile, ma potrebbe anche accelerare i danni ambientali e le spese future legate ai cambiamenti climatici (Trump non crede nei cambiamenti climatici dovuti all’uso massivo dei carburanti fossili).
Politica estera:
Nel contesto globale, Trump vede la Cina come il principale nemico economico degli Stati Uniti, piuttosto che la Russia. Nel corso della sua presidenza, Trump ha adottato una posizione dura nei confronti della Cina, caratterizzata da politiche commerciali aggressive e da una retorica bellicosa su questioni come il commercio e la proprietà intellettuale. Potrebbe continuare su questa linea, promuovendo un’agenda di contenimento e sfida nei confronti di Pechino. Ciò potrebbe includere l’intensificazione delle guerre commerciali, il mantenimento di sanzioni e l’espansione di alleanze strategiche con paesi della regione Indo-Pacifica per contrastare l’influenza cinese.
La sua proposta di fermare i finanziamenti all’Ucraina e di ridurre le spese militari è legata alla convinzione che tali spese abbiano contribuito all’inflazione. Secondo Trump, concentrarsi su questi tagli potrebbe aiutare a mitigare la pressione inflazionistica e riequilibrare il bilancio federale. Tuttavia, questo cambiamento potrebbe anche avere effetti collaterali, come influenzare negativamente l’industria della difesa e le economie locali legate a questi contratti (dal mio punto di vista sarebbe un bene, ma è solo il mio punto di vista, togliere).
In sintesi
Il programma elettorale di Donald Trump per queste aree di politica estera tende a riflettere un approccio di “America First”, con un’enfasi sulla realpolitik e su politiche economiche e strategiche mirate a rafforzare la posizione degli Stati Uniti sul palcoscenico globale.
I processi elettorali democratici sono fondamentali per entrambe le dimensioni – prevedere e costruire il futuro. Le elezioni riflettono le preferenze e le priorità dei cittadini, offrendo un meccanismo attraverso il quale il consenso può essere misurato e indirizzato verso specifiche politiche e riforme. Tuttavia, come in ogni cosa, c’è il rovescio della medaglia e la natura del processo elettorale presenta sempre delle sfide: vinca il migliore.