Nel frattempo, a Bari, il governatore sta cercando di rafforzare la maggioranza in vista del voto sulla mozione di sfiducia presentata dal centrodestra, previsto per la seduta del consiglio
“Da sempre mi sono reso disponibile a comparire davanti alla commissione Antimafia: ho solo cercato di evitare sovrapposizioni mediatiche tra la mozione di sfiducia e la mia audizione.” Così commenta Michele Emiliano la convocazione per il 10 maggio per essere ascoltato sui rischi di infiltrazioni mafiose nel territorio pugliese, in particolare a Bari. “È una delle date che avevo proposto” – precisa il governatore, che aveva richiesto lo slittamento dell’audizione già fissata per il 2 maggio a causa di impegni politici. “Spero che il mio intervento possa contribuire a calmare le acque” conclude il presidente della Regione, riferendosi alle polemiche sollevate dalle opposizioni dopo la richiesta di posticipare l’audizione e al conflitto con la presidente della commissione parlamentare Colosimo.
Nel frattempo, a Bari, il governatore sta cercando di rafforzare la maggioranza in vista del voto sulla mozione di sfiducia presentata dal centrodestra, previsto per la seduta del consiglio di martedì. Durante la riunione convocata in presidenza – “Non per discutere della sfiducia ma della sanità” precisa – Emiliano accoglie le richieste avanzate dal gruppo di Azione. Tanto da garantire, tra le altre cose, la rimozione dai loro incarichi dei direttori generali delle Asl che hanno superato il tetto di spesa farmaceutica, e una maggiore rotazione dei dirigenti dei dipartimenti, come previsto dal piano anticorruzione.
Sulla questione della delega alla sanità, rimasta nelle sue mani dopo il passo indietro di Palese per agevolare il rimpasto di giunta, Emiliano chiarisce che al momento non è necessario nominare un nuovo assessore, ma è essenziale conferire al dipartimento Salute – guidato da Vito Montanaro – la forza politica necessaria per adottare decisioni difficili.
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