Europee 2024, Bonino e Renzi uniti in un’unica lista. Calenda corre da solo

Durante la lunga gestazione del progetto europeista e anti-sovranista promosso da Bonino, Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, il leader di Italia Viva ha affermato più volte di essere disposto a fare un passo indietro pur di vedere la nascita della lista “Per l’Unione Europea” e si è detto intenzionato a candidarsi come capolista in almeno una circoscrizione

Sempre più probabile l’accordo tra Emma Bonino e Matteo Renzi per la lista tematica “Unione Europea” dopo un incontro mirato a finalizzare l’intesa, che coinvolge anche il Psi di Enzo Maraio, i Radicali, i liberaldemocratici di Andrea Marcucci e Volt.

Tuttavia, sembrerebbe che ci sono ancora alcuni aspetti da risolvere, e non sono affatto trascurabili. Si discute su chi accompagnerà Renzi come alleati nel suo progetto di raccolta del centro, quali saranno i candidati e la composizione delle liste.

Renzi, comunque, è in gioco. Durante la lunga gestazione del progetto europeista e anti-sovranista promosso da Bonino, Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, il leader di Italia Viva ha affermato più volte di essere disposto a fare un passo indietro pur di vedere la nascita della lista “Per l’Unione Europea”. Attualmente, sta considerando di candidarsi come capolista in almeno una circoscrizione, perché vuole essere il volto visibile del progetto. “Per il resto, dev’esserci una pluralità di voci europeiste”, ha aggiunto. “Sono già in campagna elettorale da mesi, voglio essere il volto di questo progetto, perché è fondamentale in un mondo sconvolto da conflitti e disgregazione, dove l’Europa finora è rimasta in disparte”, ha dichiarato nell’ultimo confronto. Per Renzi, è imprescindibile la presenza di Bonino come traino del progetto.

La leader di +Europa è titubante, sia per motivi di salute che perché ritiene sufficiente che il suo nome compaia nel simbolo della lista, senza necessariamente essere capolista. Tuttavia, la sua partecipazione. secondo quanto trapela dai sondaggi, fa la differenza in termini di consenso. +Europa è al 2,9% e in crescita di frazioni di punto, ma costante.

Il mantra di +Europa è stato: “Deve candidarsi chi poi effettivamente si impegna al Parlamento Europeo”. Renzi ribatte che la sfida è così rilevante che occorre selezionare personalità di spicco e “garantisti” come testimonial. Si dice convinto di riuscire a strappare eurodeputati ai sovranisti (“Almeno due a Fratelli d’Italia e uno alla Lega, oltre a uno al M5Stelle, e qualcuno a Forza Italia o al Pd”). Si prevedono tra i 5 e i 7 parlamentari eletti che aderiranno al gruppo di Renew Europe. E i vari Cuffaro, Mastella, che sono nell’orbita renziana? Magi, segretario di +Europa, osserva che per le elezioni europee il progetto è diverso e mira a uno scopo preciso, pertanto non coincide con le scelte politiche renziane.

Al momento non sono stati ancora annunciati i nomi dei candidati, eccetto quello, quasi certo, di Teresa Bellanova, ex ministra dell’Agricoltura, ex vice ministra dello Sviluppo Economico, con un passato di militanza a sinistra come sindacalista dei braccianti. Carlo Calenda, invitato a far parte della lista tematica, ha declinato l’offerta e ha annunciato, ieri su Rainews24, la sua corsa autonoma con Azione, il suo partito: “Stiamo cominciando a presentare le candidature per le elezioni europee. Sarà una squadra di persone altamente competenti. Alessio D’Amato si candida nella circoscrizione centro”. Per quanto riguarda la sua eventuale candidatura, ha dichiarato: “Tendo a non candidarmi, ma valuteremo anche in base alle scelte degli altri leader di partito”. Ha criticato anche “l’accozzaglia” che nella lista “Unione Europea” vedrebbe insieme Renzi, Mastella, Cuffaro. Tuttavia, mantiene la porta aperta fino all’ultimo: così ribadiscono da +Europa, convinti che ci saranno forti pressioni anche da parte di Azione affinché Calenda ripensi, poiché da solo è più difficile superare la soglia del 4%. Magi afferma: “Non mi rassegno al fatto che Calenda non possa unirsi. Questo è un progetto per le elezioni europee”. Renzi, d’altro canto, ha sempre sostenuto di non porre veti su nessuno, a differenza di quelli che sono stati posti su di lui. Sul fronte renziano, Luciano Nobili twitta su X: “Scommettiamo che Calenda cambierà idea anche questa volta?”

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati